L’epopea dei giovani musicisti che dal Dopoguerra hanno iniziato a suonare nei concerti di paese, all’oratorio e nei teatri
LAVIS. Durante il periodo della seconda guerra mondiale casa Donati a Lavis era frequentata da giovani musicisti o apprendisti tali che si riunivano per seguire le lezioni di un maestro di pianoforte, il signor Benussi, sfollato in paese. Questo gruppo di amici cominciò ad appassionarsi alla musica e ben presto maturò nelle loro teste l’idea di formare una piccola orchestra.
LA NASCITA DELL’ORCHESTRINA
1.Gli eventi bellici fecero accantonare questo progetto che venne ripreso subito dopo la fine del conflitto.
Nel giro di qualche mese, il gruppo di amici, sia per soddisfare la loro passione comune, sia perché fra la gente nasceva la voglia di ballo e sempre più numerosi erano i famosi veglioni, decisero di fondare una piccola orchestra jazz che chiamarono Little Worren.
I primi componenti e fondatori dell’orchestra furono Tullio Pedrolli (detto “Tota”) alla batteria, Ervino Moscon alle nacchere, Giuseppe Casagrande (detto “Geppe” e fratello del compianto Silvio, maestro del coro parrocchiale di Santa Cecilia) alla tromba, Livio Pergol al sassofono, Sergio Donati alla fisarmonica e il cantante “ugola d’oro” Livio Girardi
Sono i tempi dell’immediato dopoguerra. I balli della Banda Sociale, dei Pompieri e della Sat, che si tenevano nella sala del secondo piano dell’albergo Corona con lo scopo di raccogliere fondi per le rinate società, venivano incontro alla voglia della gente di tornare ad uscire e a divertirsi dopo gli anni bui della seconda guerra mondiale.
ALLA LUCE DEL FOGOLAR
2.Il luogo di ritrovo dei componenti dell’orchestra rimase casa Donati. Durante le sere invernali del ’45-’46 questi si radunavano per le prove nella cucina dove non mancava mai una tazza di brulé caldo. Le case allora non erano riscaldate, l’unica fonte di calore era “el fogolar a legna”, quindi la cucina era l’unico ambiente dove questi amici potevano provare.
Tanto per rendere l’idea dell’ingegno musicale alcuni testimoni raccontano che una domenica questi amici suonatori andarono al cinema a Trento. Erano i tempi dei primi film musicali americani. Il film in questione era “Serenata a Vallechiara”. Una volta tornati a casa, Geppe incominciò a suonare, con la cornetta, il motivetto della canzone mentre gli altri trascrivevano le note. Per mezzanotte la partitura della canzone del film era scritta e il sabato successivo la suonarono al veglione nella sala Proner.
CON LA GIUBBA RUSSA
3.Fin dall’esordio l’orchestrina Jazz raccolse numerosi applausi e consensi. I cinque componenti sfoggiavano una giubba alla russa blu con i bordi gialli, mentre la scritta Little Worren compariva sui bellissimi leggii di legno costruiti dalle mani sapienti del falegname Geppe e sulla cassa della batteria.
Durante i veglioni, specialmente quelli della banda, l’orchestra veniva rinforzata con altri suonatori come Mario Moser al violino e tromba, Gino Girardi al trombone e bombardino, il validissimo Cornelio Moser al clarinetto e Angelo Girardi al sassofono e clarinetto. Quest’ultimo in seguito divenne componente fisso dell’orchestra.
Le occasioni per esibirsi non mancavano di certo. Ai veglioni e alle serate di beneficenza si aggiunsero anche i tè danzanti nella sala dell’albergo Tomasi alla stazione del tram di Lavis o nella sala dell’albergo “Paganella”. I musicisti e i loro amici si occupavano anche del servizio biglietteria e guardaroba e di tutte le pratiche burocratiche compresa la complicata stesura dei borderò per la SIAE, pagine e pagine che li tenevano impegnati per ore durante la notte.
ALL’ORATORIO CON IL CORO SCARPON
4.L’orchestra suonava dove era richiesta, ma i momenti più belli erano quelli legati alle presenze nei molti varietà musicali allestiti nei vari oratori della zona. In quello di Lavis sono ancora vivi i ricordi di quei magnifici pomeriggi dove oltre all’orchestra Little Worren si esibivano molti altri musicisti e macchiettisti: Elio Dauritz al pianoforte o fisarmonica, Gustavo Toller con l’inseparabile amico Remo Berloffa al mandolino e canto, “el Berto Rosso” al basso e cantante di opere liriche, Federico Brugnara vestito da donna con l’ombrellino rosso.
Il mitico coro Scarpon, nato nel 1946, faceva parte di questi varietà. Le voci soliste del coro erano quelle di Emilio Welsch detto “Vecia”, Cesare Mattedi e Livio Girardi, che era anche cantante dell’orchestra Little Worren.
IL GEPPE VA IN ARGENTINA
5.Purtroppo nel 1952 Giuseppe Casagrande, perno dell’orchestrina, decise di partire per l’Argentina come falegname della SCAC. Anche in quel paese lontano il “Geppe” continuò a coltivare la sua passione per la musica, arrivando a suonare anche alla radio argentina, fino alla sua morte causata dalla caduta di una catasta di legname che lo travolse.
L’orchestrina Little Worren, con la partenza del “Geppe”, perse uno dei suoi elementi fondamentali, suonò sempre meno e in breve si sciolse.
Nel frattempo anche Tullio Pedrolli, trasferitosi a Trento, abbandonò definitivamente il gruppo.
I componenti rimasti, Sergio Donati, Ervino Moscon, Livio e Angelo Girardi e Livio Pergol, non abbandonarono la musica e continuarono comunque a trovarsi e ad esibirsi in varie occasioni, anche se non con la stessa frequenza di prima.
LE ULTIME NOTE
6.Le ultime apparizioni in pubblico degli amici della Little Worren furono i revivals musicali organizzati a partire dai primi anni ’80 dall’appena nato CRCS Paganella. Sotto la valida regia di Nicola Parrotta i sopraccitati musicisti si esibivano nei famosi “concertini” sia all’auditorium della Cassa Rurale sia, in tempi più recenti, al nuovo auditorium comunale situato presso la biblioteca.
Con la fine del XX secolo terminarono anche le apparizioni in pubblico di quelli che furono i componenti della piccola orchestra jazz Little Worren. Purtroppo poi il tempo si è portato via, uno alla volta, tutti i componenti della formazione originaria.
(Informazioni tratte dal diario di Romano Donati)
Forse ti può interessare anche:
-
Storia di un manifesto: il soldato analfabeta
La vendetta di un ragazzino nei.
-
La Südbahn e le rogge di Lavis
La progettazione della ferrovia del Brennero.
-
Lavis e l’8 settembre: la storia del voto alla Madonna nel 1702
I lavisani speravano così di contrastare.
-
La Magnifica Comunità di Lavis nel 1739-1740
Un antico manoscritto che ci da.
-
L’oratorio nato dal voto dei capifamiglia
L'oratorio è quello Pressano e il.
-
La misteriosa Con.Ba.La lavisana
Una confraternita segreta nata per gioco.
Lascia un commento