LAVIS. Durante il periodo della seconda guerra mondiale casa Donati a Lavis era frequentata da giovani musicisti o apprendisti tali che si riunivano per seguire le lezioni di un maestro di pianoforte, il signor Benussi, sfollato in paese. Questo gruppo di amici cominciò ad appassionarsi alla musica e ben presto maturò nelle loro teste l’idea di formare una piccola orchestra.
Nel giro di qualche mese, il gruppo di amici, sia per soddisfare la loro passione comune, sia perché fra la gente nasceva la voglia di ballo e sempre più numerosi erano i famosi veglioni, decisero di fondare una piccola orchestra jazz che chiamarono Little Worren.
I primi componenti e fondatori dell’orchestra furono Tullio Pedrolli (detto “Tota”) alla batteria, Ervino Moscon alle nacchere, Giuseppe Casagrande (detto “Geppe” e fratello del compianto Silvio, maestro del coro parrocchiale di Santa Cecilia) alla tromba, Livio Pergol al sassofono, Sergio Donati alla fisarmonica e il cantante “ugola d’oro” Livio Girardi
Sono i tempi dell’immediato dopoguerra. I balli della Banda Sociale, dei Pompieri e della Sat, che si tenevano nella sala del secondo piano dell’albergo Corona con lo scopo di raccogliere fondi per le rinate società, venivano incontro alla voglia della gente di tornare ad uscire e a divertirsi dopo gli anni bui della seconda guerra mondiale.
Tanto per rendere l’idea dell’ingegno musicale alcuni testimoni raccontano che una domenica questi amici suonatori andarono al cinema a Trento. Erano i tempi dei primi film musicali americani. Il film in questione era “Serenata a Vallechiara”. Una volta tornati a casa, Geppe incominciò a suonare, con la cornetta, il motivetto della canzone mentre gli altri trascrivevano le note. Per mezzanotte la partitura della canzone del film era scritta e il sabato successivo la suonarono al veglione nella sala Proner.
Durante i veglioni, specialmente quelli della banda, l’orchestra veniva rinforzata con altri suonatori come Mario Moser al violino e tromba, Gino Girardi al trombone e bombardino, il validissimo Cornelio Moser al clarinetto e Angelo Girardi al sassofono e clarinetto. Quest’ultimo in seguito divenne componente fisso dell’orchestra.
Le occasioni per esibirsi non mancavano di certo. Ai veglioni e alle serate di beneficenza si aggiunsero anche i tè danzanti nella sala dell’albergo Tomasi alla stazione del tram di Lavis o nella sala dell’albergo “Paganella”. I musicisti e i loro amici si occupavano anche del servizio biglietteria e guardaroba e di tutte le pratiche burocratiche compresa la complicata stesura dei borderò per la SIAE, pagine e pagine che li tenevano impegnati per ore durante la notte.
Il mitico coro Scarpon, nato nel 1946, faceva parte di questi varietà. Le voci soliste del coro erano quelle di Emilio Welsch detto “Vecia”, Cesare Mattedi e Livio Girardi, che era anche cantante dell’orchestra Little Worren.
L’orchestrina Little Worren, con la partenza del “Geppe”, perse uno dei suoi elementi fondamentali, suonò sempre meno e in breve si sciolse.
Nel frattempo anche Tullio Pedrolli, trasferitosi a Trento, abbandonò definitivamente il gruppo.
I componenti rimasti, Sergio Donati, Ervino Moscon, Livio e Angelo Girardi e Livio Pergol, non abbandonarono la musica e continuarono comunque a trovarsi e ad esibirsi in varie occasioni, anche se non con la stessa frequenza di prima.
Con la fine del XX secolo terminarono anche le apparizioni in pubblico di quelli che furono i componenti della piccola orchestra jazz Little Worren. Purtroppo poi il tempo si è portato via, uno alla volta, tutti i componenti della formazione originaria.
(Informazioni tratte dal diario di Romano Donati)
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