Uncategorized

«La nostra forza, il nostro affetto»: i nuovi trentini del Brasile raccolgono fondi per i danni del maltempo

TRENTO. È una storia di solidarietà quella che stiamo per raccontarvi. Soprattutto è la storia di un legame che ha le sue radici nel passato, ma che si mantiene vivo anche nel presente.

I trentini-brasiliani che abitano a Nova Trento, nello stato di Santa Caterina, hanno promosso una raccolta fondi per la loro terra d’origine. Per il Trentino appunto, dopo i gravi danni del maltempo di fine ottobre.

L’EMIGRAZIONE DAL TRENTINO – Più o meno dalla fine dell’Ottocento l’emigrazione dal Trentino divenne un fenomeno di massa. Già prima i trentini erano abituati a lasciare la loro terra per svolgere vari lavori all’estero. Ma si trattava soprattutto di impieghi stagionali che permettevano poi alle persone di tornare a casa.

Ma alla crisi economica, sul finire del secolo e dopo l’unità d’Italia, si aggiunsero anche le malattie che misero in difficoltà sia l’agricoltura sia la bachicoltura. Nel 1882 una terribile alluvione devastò il Trentino, con conseguenze ancora peggiori sulle opportunità di lavoro. Per molte famiglie partire non era più una possibilità. Era diventato un obbligo.

Il santuario di Nova Trento (foto: Prefeitura de Nova Trento)

OLTREOCEANO – Anche perché nel frattempo, dal di là delle Oceano, arrivavano notizie incoraggianti. Si promettevano terreni a chi avesse voglia di lavorare, in Brasile o in Argentina, con spot che a volte creavano l’illusione autentica di un riscatto sociale. Poi molte volte, alla fine del viaggio, le condizioni d’arrivo non erano poi tanto diverse da quelle della partenza.

I trentini riuscirono comunque a colonizzare zone prima abbandonate. Costruirono nuove città e cercarono di mantenersi coltivando i terreni. È così che è nata Nova Trento, città dove ancora oggi la popolazione di origine italiana oscilla tra il 60 e il 70%.

NOVA TRENTO – L’emigrazione a Nova Trento ha avuto il suo apice tra il 1875 e il 1892, la popolazione proveniva soprattutto dalla Valsugana: zona che era stata particolarmente colpita dall’alluvione del 1882.

Si trattava di iniziare una nuova vita, senza però rinunciare del tutto alle radici. I tirolesi italiani del tempo mantennero forti i legami con la loro terra d’origine, anche in senso folkloristico. Ancora oggi le tracce sono evidenti. Sulla parete dell’ospedale Imaculada Conçeicão c’è un affresco realizzato dall’artista lavisana Paola de Manincor nel 2002.

IL MANIFESTO – E così i neotrentini brasiliani hanno trasmesso nei giorni scorsi un manifesto, recapitato al presidente della Provincia Maurizio Fugatti:

Forse la caratteristica che unisce maggiormente i trentini e i neotrentini (ovvero i residenti di Nova Trento) è la tenacia. È la costanza della perseveranza, quella forza impossibile da tradurre in parole perché si rivela nei momenti più difficili. I trentini cadono, sentono i dolori più profondi, le sofferenze più intense, ma trasformano la caduta in impulso a sorgere. È stato così nel passato ed è così oggi.

Fratelli! Consapevoli che il nostro territorio ha affrontato il fenomeno meteorologico più intenso degli ultimi 150 anni, esprimiamo la nostra sincera solidarietà con la certezza che sappiamo esattamente cosa significhi una situazione devastante. Abbiamo affrontato catastrofi simili nel 2008 e nel 2011 e, in entrambi i casi, abbiamo ricevuto supporto, sia dalle istituzioni trentine che dalle autorità pubbliche trentine, sia dagli amici trentini. Non dimenticheremo mai un atteggiamento così generoso e onorevole.

Vorremmo scrivere queste parole per altri motivi, ma la natura è implacabile, esiste e i suoi disegni sono molto più grandi della volontà umana. Gli effetti della pioggia, delle innondazioni e delle frane che sono iniziate il 29 ottobre e si sono protratti fino al 2 novembre 2018 richiederanno circa 300 milioni di euro per recuperare i danni.

Noi, neotrentini, faremo tutto il possibile per essere in grado di raccogliere fondi che possano contribuire a questa ricostruzione. Saremo uniti nell’impegno di portare avanti la campagna Calamità Trentino. La comunità si sta già mobilitando e lo fa con tutto l’amore. Questo è ciò che chiamiamo solidarietà. È ciò che possiamo chiamare dovere, uno sforzo spontaneo che potrà ricompensare solo un po’ di tutto ciò che voi trentini avete già fatto per noi.

Tuttavia, ben al di sopra della campagna, il nostro manifesto vuole esprimere i sentimenti più profondi di costernazione per la tragedia che si è verificata. Ben oltre le perdite materiali, c’è tristezza per le vite umane, per le perdite simboliche, per la distruzione di luoghi che erano simboli storici e turistici.

Non scoraggiatevi, fratelli trentini! Noi, qui, abbiamo superato la tragedia, e anche voi vincerete! Ricevete il nostro sostegno, la nostra forza, il nostro affetto. È il nostro riconoscimento e plauso alle azioni del governo, della protezione civile, dei vigili del fuoco e di tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stanno agendo per minimizzare gli effetti di questa tragedia.

Daniele Erler

Giornalista professionista, laureato in storia, ideatore e direttore de ilMulo.it. Ha lavorato a Roma nella redazione del quotidiano Domani, di cui è stato caposervizio. Ha scritto per il Trentino, il Fatto Quotidiano e laStampa.it. È stato direttore dell'Associazione Culturale Lavisana. (Scrivi una mail)

Recent Posts

Mezzolombardo e la Grande guerra in una serata dell’Associazione Castelli del Trentino

Nell'incontro in sala Spaur si parlerà di come si fa ricerca storica sulla Prima guerra…

5 giorni ago

Pressano, sconfitta e tanto rammarico: Fasano rimonta al Palavis

Una sconfitta "da mangiarsi le mani” per i gialloneri che faranno visita sabato alla terza…

7 giorni ago

Quarant’anni di bollicine e un premio prestigioso per le Cantine Monfort

Un riconoscimento che premia anni di lavoro, passione e attaccamento al territorio

1 settimana ago

I ragazzi alla scoperta del territorio con la Sat di Lavis

Anche quest'anno i volontari della sezione di Lavis hanno accompagnato i ragazzi dell'Istituto Comprensivo lungo…

2 settimane ago

Ritmi di un’infanzia tra natura e memoria: i ricordi di un viaggio nel tempo

Questo articolo fa parte del progetto “Le vie dell’acqua e dell’uomo: società ed economia fra…

2 settimane ago

Il passaggio generazionale in agricoltura

A Lavis una serata con l'esperto per parlare di un problema che prima o poi…

2 settimane ago