LAVIS. In un altro articolo vi abbiamo raccontato di come è nata e di come si sia sviluppata l’idea di questo magazine on-line. Vi abbiamo anche anticipato che lo scoglio più difficile da superare è stato la scelta del nome. In questi giorni molti ci hanno chiesto perché abbiamo scelto proprio ILMULO.IT.
Ogni cosa ha un nome che la presenta, la identifica, ne è l’essenza stessa. Sul significato e l’importanza di un nome arriviamo a scomodare anche Umberto Eco che concluse il suo libro “Il nome della rosa” con la citazione latina “stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus” (la rosa primigenia esiste solo nel nome, possediamo soltanto nudi nomi).
Ad un certo punto, nel corso dell’estate 2018, ci siamo trovati con un progetto ben definito che aveva preso una forma ma che ancora non aveva un nome.
Ingenuamente pensavamo che questa scelta sarebbe stata banale e che avrebbe richiesto solo poche ore. Dopo alcune proposte ci siamo accorti che, al contrario, la scelta non sarebbe stata facile.
Avevamo bisogno di un nome facile da ricordare, non troppo lungo, simpatico, che caratterizzasse il nostro territorio ma che allo stesso tempo non fosse troppo locale e soprattutto (caratteristica fondamentale) non fosse già registrato.
Le prime proposte, forse banali, non rispondevano soprattutto a questa ultima caratteristica. Dopo qualche giorno di tentativi abbiamo cercato di coinvolgere, oltre al direttivo e ai soci più attivi dell’Associazione Culturale Lavisana, anche parenti ed amici.
Sono così emersi possibili nomi interessanti… ma i più papabili erano già registrati.
Restavano solo le seconde scelte che però non ci convincevano del tutto. Stavamo comunque per orientarci su una di queste quando è successo un fatto che ha cambiato il corso degli eventi e la storia del mulo.
Un pomeriggio, per le vie del paese di Lavis è passata una giovane ragazza tedesca. Accompagnata da un simpatico quadrupede dalle orecchie lunghe e carico come un mulo, stava coronando il sogno di una vita: raggiungere Venezia a piedi partendo da Monaco di Baviera.
La ragazza si chiama Lotta Lubkoll e il suo simpatico animale Jonny.
La ragazza e il suo quadrupede non sono passati inosservati e nei giorni successivi sui quotidiani locali e su facebook si è parlato molto di Lotta e Jonny.
Proprio durante una di queste discussioni ho avuto la folgorazione…
“E se fosse ‘Il mulo’?”
La risposta del mio interlocutore è stata:
“Sì, in effetti probabilmente era un mulo e non un asino, ma io li confondo sempre… Ah! Ma tu stai parlando del titolo del giornale!? Aspetta, controllo subito… ilmulo.it sarebbe libero!”.
Era il 25 agosto 2018. L’idea del giornale l’avevamo avuta il 26 luglio, quasi un mese prima. Dopo cinque minuti il nome ci piaceva ancora e così dopo un’ora e anche il giorno dopo. Aveva tutte le caratteristiche che stavamo cercando.
Era corto, facile da ricordare, legato alle tradizioni delle nostre montagne e allo stesso tempo non troppo locale. In più rappresenta un animale umile, di gran fatica, testone ma anche intelligente e fidato.
Comunque, per dovere di cronaca, Lotta e Jonny alla fine sono arrivati a Venezia.
E Jonny in realtà è un asino.
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