Il riassuntone del Mulo: cos’è successo a Terre d’Adige e quali saranno i prossimi passaggi?

TERRE D’ADIGE. Renato Tasin è quindi il primo sindaco di Terre d’Adige. Il riconoscimento è arrivato anche dallo sfidante: Roberto Roncador ha fatto i complimenti al vincitore non appena il risultato è diventato ufficiale. Vale però la pena fare un piccolo riassunto su quanto è successo, per chi si è perso qualcosa. Per poi capire quali saranno i prossimi passaggi.

Un consiglio da 18

Con la fusione fra Zambana e Nave San Rocco, il nuovo Comune ha superato i tremila abitanti. Questo comporta alcune novità per i due paesi, ora riuniti in uno. Innanzitutto, il Consiglio comunale sarà composto da 18 membri. E fra loro dovrà essere eletto un Presidente che dovrà dirigere le riunioni (nei paesi sotto ai tremila abitanti a presiedere è invece il sindaco).

La prima giunta Tasin sarà composta da quattro assessori oltre che dal sindaco. È molto probabile che si sceglierà di rispettare l’equilibrio fra le due frazioni, con due assessori di Zambana e altri due di Nave San Rocco. Per ora l’unico nome sicuro è quello di Joseph Valer che sarà anche il vicesindaco. Esclusi i candidati sindaco, Valer è stato anche il più votato, con 198 preferenze. E anche il più votato a Nave San Rocco.

In teoria a Terre d’Adige si potrebbe decidere di avere anche un quinto assessore. Ma solo se rimarrà inalterata la spesa. In altre parole, per il quinto assessore dovrà essere abbassato il compenso di tutti gli altri. Una decisione che in alcune realtà più grandi è stata effettivamente presa: a Lavis ad esempio. Ma che sembra improbabile per Terre d’Adige.

Ma com’è andata?

Roncador partiva in teoria con il favore dei numeri, avendo dalla sua 36 candidati contro i 18 di Tasin. In realtà il risultato della Lega è stato però al di sotto delle aspettative, soprattutto se confrontato con il voto alle Europee: è rimasta sotto al 20% e ha fatto eleggere solo due dei suoi candidati.

Ma più in generale, come si spiega il risultato finale? Roncador, in un’intervista al Trentino di martedì, ha parlato di un voto che ha seguito la «logica dei campanili». Effettivamente Tasin – ex sindaco di Zambana – ha vinto con un margine ampio nel suo paese di origine (+ 263 voti). Roncador ha vinto a Nave San Rocco, ma è rimasto sopra di “solo” 146 voti. Poi è la somma che fa il totale. Anche considerando che Valer (candidato per Tasin) è stato come detto il più votato a Nave.

Secondo Tasin però c’è altro: «Abbiamo fatto una campagna elettorale in mezzo alla gente e questo ha fatto la differenza. E in più è stato riconosciuto il lavoro fatto durante questi tre anni e mezzo». In altre parola: la sicurezza della continuità potrebbe aver avuto più peso rispetto alla tentazione del cambiamento.

E ora che succede?

I prossimi passaggi sono dettati dalle norme. Tasin deve scegliere la sua giunta entro il primo consiglio comunale. Facile immaginare che le decisioni in questo senso siano già state prese, ma lui per il momento preferisce non sbilanciarsi. I nomi saranno ufficializzati solo la prossima settimana.

Il consiglio comunale deve essere convocato entro 10 giorni dalla proclamazione degli eletti (quindi entro il 6 giugno) e dovrà svolgersi entro altri 10 (entro il 16). È probabile che sarà molto prima, forse già giovedì 6 o venerdì 7.

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