Inizia con questo pezzo la collaborazione del Mulo con la scuola di Lavis: questo articolo è stato scritto da una redazione di giovanissime giornaliste
LAVIS. È la prima volta che scriviamo un articolo per un giornale online e quindi volevamo che l’argomento fosse particolarmente interessante. E quindi quale argomento migliore del progetto “Da Trento a Strasburgo: l’Europa inizia da te!”, a cui hanno partecipato due dei nostri compagni? In più proprio pochi giorni dopo le elezioni dei membri del Parlamento europeo.
Il progetto promosso dalla fondazione De Gasperi ci ha incuriosito molto fin dal primo momento, ci è sembrato di grande attualità e quindi abbiamo pensato di sottoporre qualche domanda ai protagonisti di questo viaggio formativo: i nostri compagni Martin e Matilda.
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Cos’è il Ccsr
Come mai però sono stati scelti proprio loro due fra tutti gli alunni? Beh, forse è necessario fare una premessa a riguardo. La commissione che si occupa del Consiglio della Comunità Scolastica dei Ragazzi (CCSR) della scuola secondaria di primo grado di Lavis, guidata dalla prof.ssa Monica Zorzi, ha proposto questa esperienza ai membri (delle classi seconde) del Consiglio. Gli alunni intenzionati a partecipare hanno scritto una lettera che spiegasse il motivo della loro candidatura.
Dovete sapere che la formazione del CCSR è così organizzata: per prima cosa si eleggono due rappresentanti per ogni classe, un maschio e una femmina. Tutti i rappresentanti formano il consiglio studentesco, che è guidato da due sindaci. Chiunque può candidarsi a sindaco, purché sia di seconda o terza e abbia delle buone idee per la scuola.
C’è poi un colloquio di selezione e chi lo supera può presentare le proprie idee agli studenti, che votano all’Election Day. I due vincitori sono proclamati sindaci, mentre gli altri candidati vanno a ingrossare le fila del Consiglio. I rappresentanti, riuniti nel CCSR, sono i portavoce di tutti gli studenti, mentre i sindaci coordinano le azioni e fanno da tramite con il dirigente.
Il laboratorio di redazione
E noi cosa c’entriamo con tutto ciò? Non siamo giornaliste di professione, come avrete capito, ma proviamo a fare del nostro meglio: siamo un gruppetto di alunne che compongono la Redazione della scuola Aldo Stainer di Lavis.
Il Consiglio della Comunità Scolastica Ragazzi ha infatti un “Laboratorio di Redazione”, formato da alunni di seconda e terza che si alternano per quadrimestri e documentano l’attività del CCSR e della scuola in generale in vari modi: tramite notiziario cartaceo, video, blog…
Questa volta è toccato a noi (Aurora, Giorgia, Rebecca, Giulia, Elisa e Silvia) metterci alla prova e pertanto eccoci qui a proporvi questa intervista a Martin e Matilda.
Cosa abbiamo fatto
Dopo aver esaminato alcuni materiali relativi al progetto, abbiamo pensato alle domande da fare agli intervistati, cercando di optare alla fine per quelle a nostro parere più significative. Poi abbiamo scelto un ambiente accogliente e caloroso e abbiamo cercato di creare un clima rilassato, in modo da mettere a proprio agio gli intervistati, mentre la professoressa referente del laboratorio riprendeva l’intervista. Crediamo di esserci riuscite perché i ragazzi sembravano tranquilli nel rispondere e anche noi ci siamo divertite e siamo soddisfatte del nostro lavoro.
A dire il vero, abbiamo ricevuto qualche aiutino; per avere un parere professionale e delle ispirazioni, abbiamo avuto come ospite un giornalista, Daniele Erler, cioè proprio il direttore responsabile di questa testata. Ci ha dato delle informazioni e ci ha aiutate a impostare le domande e l’intervista. Anche la prof.ssa Mara Beber ci ha fornito consigli preziosi per eseguire al meglio l’intervista e ci ha assistite durante il video e la stesura dell’articolo.
Il progetto da Trento a Strasburgo: l’Europa inizia da te!
Ora però entriamo nel vivo del nostro articolo. Il progetto è stato organizzato dalla Fondazione trentina Alcide De Gasperi, con il sostegno di 11 Istituti comprensivi di Trento, più quello di Lavis, ed era rivolto ai ragazzi e alle ragazze della scuola secondaria di primo grado.
Si è trattato di un progetto di educazione alla cittadinanza europea, nato allo scopo di far conoscere l’Europa ai giovani. Esso ha rappresentato una grande opportunità per i partecipanti che hanno potuto:
-
- approfondire la figura di Alcide De Gasperi, uno dei padri fondatori dell’Europa, visitando il Museo Casa De Gasperi di Pieve Tesino,
- conoscere da vicino le istituzioni e visitare il parlamento europeo di Strasburgo,
- confrontarsi con coetanei di una scuola madrelingua tedesca e francese,
- assistere a una discussione plenaria, dialogando con un eurodeputato,
- approfittare della loro permanenza a Strasburgo per conoscere la storia della città francese, simbolo della multiculturalità dell’Europa
- partecipare agli incontri di narrazione e restituzione dell’esperienza nelle classi degli Istituti comprensivi coinvolti, all’interno dei “Parlamentini” scolastici e alla cittadinanza.
Se vuoi saperne di più, qui c’è il link al sito della Fondazione De Gasperi.
Direi che possiamo iniziare. A voi l’intervista!
COME MAI AVETE VOLUTO PARTECIPARE A QUESTA ESPERIENZA?
Per fare esperienze nuove e capire come vengono decise le cose in Europa.
Inoltre ci piace molto viaggiare e avremmo sempre voluto vedere il Parlamento Europeo, dove decidono le leggi, si riuniscono i parlamentari…
CHI È ALCIDE DE GASPERI E COSA AVETE SCOPERTO A PIEVE TESINO SU DI LUI?
Alcide de Gasperi fu un personaggio molto importante per l’Unione Europea perché è uno dei fondatori dell’Europa di oggi e ha combattuto perché fosse come è ora. A Pieve Tesino, al Museo Casa De Gasperi, abbiamo scoperto che era nato come una persona umile e che poi, viaggiando, è arrivato a scoprire l’Europa e ha voluto impegnarsi per renderla migliore.
COSA AVETE FATTO E VISTO NELLE DIVERSE CITTÀ?
Siamo andati a Kempten, una città tedesca dove abbiamo incontrato degli alunni di prima, seconda e terza superiore, e a Strasburgo, in Francia, dove abbiamo visitato il parlamento europeo, che è la più moderna delle strutture della città ed è circondata dall’acqua del fiume Reno. Abbiamo fatto un giro in battello sul fiume e anche da lì siamo riusciti a vedere il parlamento.
COS’È CHE VI HA COLPITO DI PIÙ?
Sicuramente la grandissima cattedrale di Strasburgo, sia di giorno che di notte, e anche l’organizzazione delle scuole.
AVETE VISTO DELLE COSE POSITIVE NELLE SCUOLE ALL’ESTERO, CHE PENSATE SI POSSANO REALIZZARE ANCHE NELLA NOSTRA?
Gli alunni sono molto più liberi perché, ad esempio, durante le pause possono uscire e fra un’ora e l’altra hanno più tempo rispetto a noi e possono andare in giro per la scuola a svagarsi e a comprare delle cose. Di solito ci sono dei bar o delle piccole bancarelle dove vendono delle cose fatte da loro.
Il campanello ha un suono molto più dolce, non il solito “Drinn”, che ti fa dire “Oddio basta!”, ma una musichetta carina che non dà molto fastidio.
Ci ha colpito anche il fatto che non c’è un servizio mensa specializzato, ma sono i genitori o i nonni che fanno volontariato per far da mangiare ai figli.
COM’È STATO CONFRONTARSI CON PERSONE DI CULTURE E LINGUE DIVERSE?
All’inizio difficile, perché non sai se capiscono bene quello che dici, poi però vedi che anche loro fanno uno sforzo per parlare nella tua lingua e quindi tu cerchi di parlare nella loro.
Poi noi di solito gesticolavamo o parlavamo malamente tedesco. È stato molto divertente perché, per comprenderci, facevamo alcuni giochini come Pictionary quindi imparavamo sia noi vocaboli in tedesco, sia loro vocaboli in italiano.
COSA AVETE SCOPERTO A STRASBURGO SULL’UNIONE EUROPEA E SUL PARLAMENTO?
Abbiamo imparato che il parlamento europeo è un organo collettivo composto da 751 deputati che saranno ridotti all’incirca a 720 dopo la Brexit.
In questi giorni si sta discutendo molto al parlamento europeo riguardo alla Brexit che è la scelta del Regno Unito di uscire dall’Unione europea. Questo è un problema perché gli inglesi non avrebbero più degli Stati che la aiutano a rialzarsi in caso di crisi e sarebbe negativo anche per l’Europa perché l’Inghilterra è uno stato ricco, molto importante per l’Unione.
QUALI SONO GLI ASPETTI POSITIVI DELL’UNIONE EUROPEA?
Prima di tutto l’Unione Europea mantiene la pace tra gli Stati ed emana delle leggi favorevoli a tutti i cittadini europei, come Schengen.
La Convenzione di Schengen permette di passare da uno stato all’altro dell’Unione Europea senza le frontiere e senza pagare.
COSA POSSIAMO FARE NOI RAGAZZI PER MIGLIORARE L’ EUROPA?
Noi ragazzi siamo molto importanti per l’Unione Europea, perché siamo il suo futuro, quindi dobbiamo viaggiare di più per conoscerla meglio.
COSA HA LASCIATO IN VOI QUESTO VIAGGIO?
Di sicuro amicizie, ricordi, conoscenze in più, emozioni belle, una forte vicinanza all’Europa e la consapevolezza che ne facciamo tutti parte.
QUAL È STATO LO SCOPO DI QUESTA GITA?
Sicuramente far capire a noi ragazzi che facciamo parte dell’Europa, che dobbiamo attivarci per renderla migliore, seguendo l’esempio di Alcide De Gasperi. E farci capire cos’è davvero l’Unione Europea, che non è solo quella che leggiamo sui libri.
VI ASPETTAVATE QUALCOSA DI DIVERSO?
Ci aspettavamo i parlamentari più rigidi, invece sono stati molto simpatici. E pensavamo che il parlamento fosse un pochino più piccolo, invece è una struttura davvero imponente…
CHE CONSIGLIO VI HA DATO LA GIORNALISTA CATERINA MOSER?
Abbiamo parlato con Caterina Moser, una giornalista amica di Antonio Megalizzi. Ci ha dato il consiglio di viaggiare molto e non smettere mai di essere curiosi perché il mondo è immenso ed è tutto da scoprire. Megalizzi era un giornalista trentino che è morto nell’attentato terroristico dell’11 dicembre a Strasburgo, dove si trovava per seguire una sessione del Parlamento europeo.
Testi della Redazione del CCSR – Scuola Secondaria di Primo Grado di Lavis
Aurora, Giorgia, Rebecca, Giulia, Elisa e Silvia
Foto di:
Mara Beber e Silvia Marcon
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