Ci si può lamentare di quello che non va. O si può decidere di impegnarsi per cambiare le cose
LAVIS. Lavis vuole ispirarsi ad altre realtà del Trentino, per cercare nuovi modi per far partecipare i cittadini nella cura dei “beni comuni”. Detto così può sembrare un aspetto molto astratto: in realtà c’è un progetto molto concreto, con un incontro che si è già svolto il 13 gennaio. E altri due in programma il 20 e 27 gennaio 2020.
Esempi da imitare
Il tentativo è di trasmettere nella cittadinanza la voglia di partecipare: smettendo di essere cittadini passivi e diventando promotori, dal basso, di un cambiamento. In che modo? Il punto è proprio questo: negli incontri ci sono alcuni esempi concreti di come questo sia stato possibile altrove.
Il 13 gennaio per esempio si è parlato del parco di Roncafort. Lì c’è stato un “patto di collaborazione” tra il Comune e vari soggetti: così si è riusciti a recuperare l’area verde, facendo in modo che potesse tornare ad essere fruibile alla cittadinanza. Poi, con un secondo “patto di collaborazione”, i cittadini hanno continuato ad animare il parco, con progetti pensati soprattutto per anziani e bambini (ma non solo).
Murales al parco
Il 20 gennaio l’esempio sarà quello del quartiere San Martino, sempre a Trento. Lì un’associazione ha avviato una proposta partecipata per la realizzazione di alcuni manufatti di arredo urbano, da posizionare nella nuova zona pedonale. Un modo in realtà anche per rappresentare l’identità del quartiere. Nel progetto sono stati coinvolti giovani architetti, studenti e il comitato di quartiere, insieme a tutte le realtà – sia associative sia commerciali – presenti in zona.
Ma non c’è solo la città. L’ultimo esempio – il 27 gennaio – arriva da Caldonazzo. Il progetto ha previsto diverse fasi: dalla formazione dei dipendenti comunali alla realizzazione di eventi pubblici di sensibilizzazione sul tema, ma anche workshop gratuiti con artisti del Trentino. Ha avuto come obiettivo la realizzazione finale di opere artistiche, murales e sculture in legno, realizzate per la rigenerazione di alcuni luoghi a rischio degrado nei comuni di Caldonazzo, Calceranica e Arco.
Percorsi partecipati
Tutti gli incontri si terranno dalle 18 alle 21, al piano terra della biblioteca, dove ha sede il servizio politiche giovanili. Organizza il Comune di Lavis, con la Comunità di valle Rotaliana Königsberg, la cooperativa Kaleidscopio e la Scuola italiana beni comuni. Ma Lavis è davvero pronta a fare la sua parte?
I buoni presupposti ci sono tutti. In piazza Loreto, ad esempio, c’è un quartiere che ha iniziato a organizzare eventi per raccogliere fondi per il restauro della chiesetta. Ai Furli – una zona periferica del paese – il quartiere è rinato grazie alle iniziative condivise fra cittadini (che prima, molto spesso, neppure si conoscevano). Da ultimo, un percorso partecipato sta coinvolgendo anche il Pristol.
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