SAN MICHELE. La Fondazione Mach invita i cittadini a raccogliere le cimici asiatiche, che in questo periodo cercano riparo nelle abitazioni, e a consegnarle nelle sue sedi dislocate sul territorio provinciale. La campagna di raccolta è mirata a riprodurre gli antagonisti naturali che potranno combattere l’insetto oggi causa di notevoli danni all’agricoltura trentina.
Lo spiegano i vertici dell’Assessorato all’agricoltura, foreste, caccia e pesca della Provincia:
«La collaborazione degli agricoltori e di tutta la cittadinanza è molto importante in questa fase per contrastare una problematica che sta preoccupando non poco il mondo agricolo e per la quale l’impegno della Provincia autonoma di Trento, della Fondazione Mach e di tutti gli attori coinvolti nel tavolo cimice è davvero massimo».
I tecnici e ricercatori raccomandano di raccogliere le cimici vive in un contenitore pulito e asciutto (anche barattoli di conserve recuperati), tappare il contenitore con un coperchio in modo che non sfuggano e se possibile praticare piccoli fori per l’aria e consegnarle prima possibile e comunque entro un paio di giorni dalla cattura.
Le cimici possono essere consegnate in orario di lavoro direttamente alle sedi di San Michele, Pergine, Rovereto, Sarche, Denno, Tuenno, Taio, Revò o nel caso in cui risulti impossibile la raccolta e la consegna diretta o quando il numero di cimici trovate è molto elevato è possibile prenotare la visita di un tecnico.
La cimice asiatica (Halyomorpha halys) è un insetto originario della Cina in grado di arrecare notevoli danni alle colture agrarie e in modo particolare alle piante da frutto. Mentre in primavera-estate si può trovare sia su piante coltivate sia su spontanee dall’autunno, con l’arrivo dei primi freddi, tende ad aggregarsi per passare l’inverno in zone riparate, incluse costruzioni e abitazioni (per esempio case isolate in campagna o in prossimità di siepi e parchi, solai, legnaie, magazzini).
Per il contenimento della cimice asiatica si rende necessaria l’introduzione del suo nemico naturale, la cosiddetta ‘vespa samurai’ (Trissolcus japonicus), un parassitoide che attacca le uova della cimice dannosa contribuendo al controllo biologico.
La consegna dei barattoli è possibile alla sede della Fondazione Mach di San Michele all’Adige: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16 al Centro Servizi Operativi all’ingresso del campus
In tutte le altre sedi: Pergine, Rovereto, Sarche, Denno, Tuenno, Taio, Revò da lunedì al giovedì dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 16; anche il venerdì mattina dalle 8 alle 12.
Gli indirizzi sono questi:
Se i cittadini sono impossibilitati a raccogliere e consegnare direttamente le cimici nelle sedi FEM è possibile prenotare la visita di un tecnico chiamando il numero 0461 615461 o compilando il modulo su www.fmach.it
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