Il video si può vedere direttamente qui
LAVIS. È ormai una settimana che tentiamo di tenere unita Lavis, anche se le persone sono separate, ognuna a casa sua. Per chi è nuovo, funziona così: ogni sera alle 20 siamo in diretta sulla nostra pagina Facebook, ma il video si può vedere (o rivedere) anche qui sotto, se preferite. In questo episodio, abbiamo iniziato con una dedica ai bambini, con una canzone dal Zecchino d’Oro del 1994.
Vi anticipiamo le canzoni di questa sera, se le volete imparare:
Francesco De Gregori – La donna cannone
Marco Barbera, Alex Rossi e Natascia Tarturo – Goccia dopo goccia
Va pensiero
Va, ti posa sui clivi, sui colli,
Ove olezzano trepide e molli
L’aure dolci del suolo natal!
Del Giordano le rive saluta,
Di Sionne le torri atterrate…
Oh, mia patria sì bella e perduta!
Oh, membranza sì cara e fatal!
Arpa d’or dei fatidici vati
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi,
Ci favella del tempo che fu!
O simile di Solima ai fati
Traggi un suono di crudo lamento,
O t’ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù!
Che ne infonda al patire
Al patire virtù,
Che ne infonda al patire
Al patire virtù!
Al patire virtù!
La donna cannone
Giuro che lo farò
E oltre l’azzurro della tenda nell’azzurro io volerò
Quando la donna cannone
D’oro e d’argento diventerà
Senza passare dalla stazione
L’ultimo treno prenderà
E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà
Dalle porte della notte il giorno si bloccherà
Un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
E dalla bocca del cannone una canzone suonerà
E con le mani amore, per le mani ti prenderò
E senza dire parole nel mio cuore ti porterò
E non avrò paura se non sarò bella come dici tu
Ma voleremo in cielo in carne ed ossa
Non torneremo più
Na na na na na na
E senza fame e senza sete
E senza ali e senza rete voleremo via
Così la donna cannone
Quell’enorme mistero volò
Tutta sola verso un cielo nero nero s’incamminò
Tutti chiusero gli occhi nell’attimo esatto in cui sparì
Altri giurarono e spergiurarono che non erano stati lì
E con le mani amore, con le mani ti prenderò
E senza dire parole nel mio cuore ti porterò
E non avrò paura se non sarò bella come vuoi tu
Ma voleremo in cielo in carne ed ossa
Non torneremo più
Na na na na na na
E senza fame e senza sete
E senza ali e senza rete voleremo via
Goccia dopo goccia
Un seme piccolino di un melograno?
Un filo d’erba verde in un grande prato?
Una goccia di rugiada, che cos’è?
Il passo di un bambino, una nota sola?
Un segno sopra un rigo, una parola?
Qualcuno dice un niente, ma non è vero
Perché, lo sai perché? Lo sai perché?
Goccia dopo goccia nasce un fiume
Un passo dopo l’altro si va lontano
Una parola appena e nasce una canzone
Da un “ciao”, detto per caso, un’amicizia nuova
E se una voce sola si sente poco
Insieme a tante altre diventa un coro
E ognuno può cantare, anche se stonato
Dal niente nasce niente, questo sì
Non è importante se non siamo grandi
Come le montagne, come le montagne
Quello che conta è stare tutti insieme
Per aiutare chi non ce la fa
Per aiutare chi non ce la fa
Goccia dopo goccia
Goccia dopo goccia nasce un fiume
E mille fili d’erba fanno un prato
Una parola sola ed ecco: una canzone
Da un “ciao”, detto per caso, un’amicizia ancora
Un passo dopo l’altro si va lontano
Arriva fino a dieci, poi sai contare
Un grattacielo immenso comincia da un mattone
Dal niente nasce niente, questo sì
Non è importante se non siamo grandi
Come le montagne, come le montagne
Quello che conta è stare tutti insieme
Per aiutare chi non ce la fa
Non è importante se non siamo grandi
Come le montagne, come le montagne
Quello che conta è stare tutti insieme
Dal niente nasce niente, questo sì
Dal niente nasce niente, tutto qui
Stiamo tutti insieme, questo sì
Dal niente nasce niente, tutto qui
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