Coronavirus, aumentano i tamponi e i casi positivi. Tre in più a Mezzolombardo

I dati del 7 aprile 2020. Rimane alto il numero dei decessi: sono 14 quelli comunicati oggi

LAVIS. Siamo arrivati a martedì 7 aprile: praticamente da un mese siamo chiusi in casa, a monitorare l’evolversi dell’epidemia. E questo è lo spazio che ogni giorno dedichiamo a raccontare cosa succede con il coronavirus, per la nostra zona.

In particolare, le novità riguardano i tre casi in più di Mezzolombardo (sono 55 in totale) e il caso in più a Spormaggiore (sono in totale).

Invariata al momento la situazione degli altri comuni: Andalo (15 casi), Albiano (3), Altavalle (3), Cavedago (9), Cembra Lisignago (9), Fai della Paganella (4), Giovo (1), Lavis (34), Lona Lases (1), Mezzocorona (26), Molveno (3), Roveré della Luna (1), San Michele all’Adige (8), Segonzano (6), Sover (1) e Terre d’Adige (5).

Per Lavis abbiamo una buona notizia. I guariti sono aumentati: ora sono (questo dato va tolto a quello qui sopra, che considera tutti i contagiati dall’inizio). I guariti a Mezzolombardo sono 8 e a Mezzocorona 1.


Piccola precisazione, per chi non ci conosce e capita qui per caso. Noi siamo un giornale che copre principalmente la zona di Lavis, Rotaliana, Val di Cembra e Paganella. Per questo in introduzione mettiamo i dati che riguardano solo questa zona, prima di riportare alcune informazioni – qui sotto – che riguardano tutto il Trentino.

I dati in Trentino


I dati dei nuovi casi positivi in provincia purtroppo tornano ad alzarsi: sono 125 quelli comunicati oggi. C’è da dire però che è aumentato anche il numero dei tamponi eseguiti, in particolare su chi sta in casa di riposo. Oggi sono stati comunicati anche 14 deceduti: tre di loro (due donne di 79 e 89 anni e un uomo di 90) sono morti a Mezzolombardo.

Fra le buone notizie, c’è quella di 62 guariti in più: sono 269 dall’inizio dell’epidemia. I malati oggi si dividono fra le cure domiciliari (1658), il ricovero in ospedale senza ventilazione (309), la terapia con la ventilazione semi-invasiva (51). Infine, 78 sono ancora in terapia intensiva.


 

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