Internet accelera a Lavis e in Rotaliana: arriva (finalmente) la fibra ottica

Tim annuncia l’attivazione in 700 comuni italiani: ce ne sono anche molti della nostra zona. Non raggiungerà le case ma gli armadietti lungo le vie: poi il collegamento proseguirà con il rame

LAVIS. Arriva la fibra ottica a Lavis e in Rotaliana. Mentre le strade fuori sono deserte, all’improvviso si sono riempite quelle virtuali del web. Migliaia di persone si sono trovate a casa, a intasare internet per guardare film, informarsi, riscoprire i videogiochi. Ma anche per lavorare o studiare “a distanza”.

Così, anche la connessione è diventata un “bene di prima necessità”, ma non sempre all’altezza della situazione. Nei giorni scorsi, Tim ha dunque annunciato lo sblocco della fibra ottica in 700 comuni in tutta Italia e 26 di questi sono in Trentino. Fra gli altri, ce ne sono molti della zona fra Paganella e Rotaliana: Faedo, Fai, Lavis, Mezzocorona, Mezzolombardo, San Michele e Terre d’Adige. In alcune zone l’attivazione è già avvenuta nei giorni scorsi, in altre dovrebbe avvenire a breve.

Verso gli armadietti


Va fatta comunque una precisazione. La fibra ottica non arriva direttamente nelle case. Raggiunge invece gli “armadietti” che sono dislocati lungo le strade (si chiamano, in inglese, “cabinet”). Sono già stati cablati dai lavori realizzati nei mesi scorsi, ma la loro attivazione è stata sbloccata solo ora, in accordo con l’autorità di settore. Il collegamento raggiunge poi le case in maniera tradizionale, con i cavi in rame.

Questa tecnologia si chiama fttc e si distingue da quella più evoluta, la ftth, che porterebbe direttamente la fibra nelle case. In parole semplici, cambia la velocità della connessione. Il tratto in rame fa perdere una parte delle prestazioni: con la fttc si possono raggiungere i 100 megabit per secondo e in alcuni casi anche i 200 megabit (ma la velocità dipende anche dalla distanza dall’armadietto). Con la ftth si arriverebbe al gigabit per secondo.

In ogni caso, la velocità è comunque nettamente superiore alla tradizionale adsl (che in genere si aggira oggi intorno ai 15-20 megabit al secondo). È un passo avanti notevole, anche se arriva con incredibile ritardo rispetto ad altri Stati europei. Ha il vantaggio di coinvolgere anche comuni molto piccoli e lontani dalla città, come Faedo. Gli “armadietti” che sono già abilitati si riconoscono perché hanno un tettuccio di colore rosso.

La fibra ottica a Lavis


Ma ci sono anche casi curiosi, come quello di Lavis, che si troverà praticamente diviso in due. In estate partiranno i lavori per la fibra ottica (in questo caso ftth) nelle frazioni, nei masi e in tutta la parte che sta a nord rispetto al centro (per intenderci da via Cembra in su). In questo caso i lavori saranno realizzati da Open Fiber, un’azienda controllata da Enel e Cassa depositi prestiti.

L’effetto paradossale sarà quello di un paese a due velocità, con i collegamenti internet che saranno più rapidi in periferia (con la ftth) e meno in centro (con la fttc). Ma questa differenza sarebbe stata ancora più marcata, se Tim non avesse premuto col piede sull’acceleratore. In altre parole, nella tragedia di tutto quello che è successo sotto diversi punti di vista – umano, sanitario, sociale ed economico – ci si è resi conto anche dei ritardi dal punto di vista tecnologico. Una questione che poi si ricollega alla conversione verso lo smart working e la didattica a distanza, non solo in un momento di emergenza.

A una verifica de ilMulo.it, risulta che la fibra sia già attiva in alcune zone sia di Lavis (per esempio in via Peratoner e in via Matteotti) e della Rotaliana (a San Michele). In altre bisognerà attendere ancora qualche settimana. Per esempio, in via Clementi a Lavis l’attivazione dovrebbe avvenire il 20 aprile, salvo modifiche. Si può verificare l’attivazione consultando la Fibermap (la fttc è riportata come vdsl). Oppure il consiglio è di contattare Tim, visto che il sito potrebbe non essere ancora aggiornato.

Giornalista professionista, laureato in storia, ideatore e direttore de ilMulo.it. Ha lavorato a Roma nella redazione del quotidiano Domani, di cui è stato caposervizio. Ha scritto per il Trentino, il Fatto Quotidiano e laStampa.it. È stato direttore dell'Associazione Culturale Lavisana. (Scrivi una mail)

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