Coronavirus, calano i contagi (ma sono stati fatti meno tamponi). L’attenzione deve restare alta

I dati del 14 aprile. Solo 18 casi segnalati oggi. I decessi sono stati 10

TRENTO. L’aggiornamento di oggi, 14 aprile, risente fortemente del numero basso di tamponi fatti nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Questo è evidente se andiamo ad osservare anche i nuovi casi di positività al coronavirus nelle nostre zone. Si sono registrati 2 nuovi casi a Lavis (totale 56) e 2 a San Michele All’Adige (totale 10).

Restano invariati rispetto a ieri i casi negli altri comuni: Andalo (15 casi), Albiano (3), Altavalle (3), Cavedago (13), Cembra Lisignago (9), Fai della Paganella (4), Giovo (2), Lona Lases (1), Mezzocorona (27), Mezzolombardo (65), Molveno (3), Roveré della Luna (1), Segonzano (7), Sover (3), Spormaggiore (3) e Terre d’Adige (6).

Vi segnaliamo inoltre che oggi nel Comune di Lavis è continuata la distribuzione delle mascherine arrivate dalla Protezione Civile. A Lavis come negli altri comuni vicini la distribuzione dovrebbe terminare nei prossimi giorni. A Giovo dovrebbe iniziare domani.

Piccola precisazione, per chi non ci conosce e capita qui per caso. Noi siamo un giornale che copre principalmente la zona di Lavis, Rotaliana, Val di Cembra e Paganella. Per questo in introduzione mettiamo i dati che riguardano solo questa zona, prima di riportare alcune informazioni – qui sotto – che riguardano tutto il Trentino.

I dati in Trentino


In Trentino i nuovi casi di contagio sono calati drasticamente, si contano infatti solamente 18 casi (15 con tampone) a fronte di 200 controlli fatti. Il numero non deve indurre ad un falso ottimismo in quanto, come evidenziato all’inizio, è frutto di un numero di controlli decisamente inferiore alla media dei giorni precedenti. I decessi registrati oggi sono 10.

Fortunatamente continuano ad aumentare i casi di guarigione e soprattutto sono in calo i pazienti ricoverati in terapia intensiva, che ad oggi sono 54 (ieri erano 56).

La preoccupazione evidenziata dalle autorità è che sembra esserci una maggiore propensione al movimento, il che è comprensibile visto il protrarsi delle restrizioni e le bella stagione che avanza ma è necessario continuare a rispettare le regole e mantenere un comportamento responsabile.

In tanti si chiedono come sia possibile l’aumento dei casi nonostante l’isolamento forzato. Secondo i dati dell’Azienda Sanitaria due terzi dei contagi avvengono all’interno dei nuclei familiari. Per un terzo dei contagi invece non si capisce dove sia il caso indice e quindi non si riesce a ricostruire la storia del contagio.

Il messaggio che viene ribadito ancora una volta è che risulta fondamentale attenersi alle disposizioni e assumere un comportamento di responsabilità verso se stessi e gli altri.