TRENTO. Con i primi provvedimenti che hanno tolto alcune delle restrizioni con le quali abbiamo convissuto per parecchie settimane e alla vigilia della cosiddetta fase 2, diventa estremamente importante controllare e analizzare i dati quotidiani sull’andamento dei contagi. La padronanza dei dati legati all’emergenza coronavirus sarà fondamentale per capire quale e quanto lungo sarà il cammino per tornare verso una situazione che si può definire normale.
Prima di dare spazio ai numeri vi ricordiamo che in questi giorni è in corso una seconda fase di distribuzione delle mascherine chirurgiche a tutti i residenti della provincia. Le modalità sono le stesse delle prima volta: due mascherine a persona consegnate nella cassetta delle lettere dai vigili del fuoco volontari o da altri responsabili della protezione civile. La raccomandazione è che bussola delle lettere e nome delle persone siano ben visibili.
Come sempre diamo un primo sguardo alla situazione nei comuni più vicini a noi.
Oggi sono stati riscontrati nuovi casi nei tre centri maggiori della piana Rotaliana. A Lavis ci sono 3 nuovi contagi (totale 99), 1 a Mezzocorona (totale 33) e 1 a Mezzolombardo (90).
In tutti gli altri comuni la situazione resta invariata: Albiano (4), Altavalle (6), Andalo (15), Cavedago (13), Cembra-Lisignago (13), Fai della Paganella (5), Giovo (3), Lona Lases (1), Molveno (4), Roveré della Luna (1), San Michele all’Adige (13), Segonzano (7), Spormaggiore (6) e Terre d’Adige (6).
Il numero dei nuovi contagi in Trentino si può definire stabile. Oggi sono stati diagnosticati 44 nuovi casi di contagio (43 rilevati con i tamponi), di questi 10 sono ospiti delle case di riposo e 7 sono minori. I decessi invece sono 2, tutti ospiti delle rsa.
I tamponi fatti oggi sono stati 1508. Si tratta di un numero elevato, il più alto da quando sono iniziati i controlli. La notizia positiva è che il rapporto positivi/tamponi è sceso al 2.9%, questo numero sembrerebbe confermare una stabilizzazione verso il basso dei nuovi contagi. Secondo quanto dichiarato dal Presidente Maurizio Fugatti questo potrebbe essere un elemento importante nella trattativa con il Governo per permettere di anticipare alcune aperture in Trentino.
L’intenzione del Governo sembrerebbe essere quella di procedere con una differenziazione territoriale autorizzando delle aperture anticipate nelle province dove i contagi risultano essere stabilizzati e dove c’è una struttura sanitaria in grado di rispondere subito ed in maniera efficiente ad un eventuale aumento dei contagi.
Secondo quanto dichiarato dal Presidente Fugatti in Trentino il contagio si è stabilizzato verso il basso. C’è la capacità di eseguire controlli (numero di tamponi adeguato in relazione al numero della popolazione) e la struttura sanitaria ha dimostrato di saper reggere l’emergenza. C’è quindi ottimismo che la trattativa con il governo possa portare ad un’apertura anticipata di alcuni esercizi commerciali come bar, ristoranti, estetisti e parrucchieri.
Un’ultima notizia riguarda le mascherine. Come detto sopra è iniziata una seconda fase di distribuzione delle mascherine con le stesse modalità della precedente. La novità anticipata dal Presidente Fugatti, e che entrerà in vigore con lunedì 4 maggio, è che il loro utilizzo sarà obbligatorio per chi esce di casa. Prima l’obbligo di indossare la mascherina c’era solo nel caso di incontro con altre persone. Da lunedì invece chiunque uscirà di casa non solo dovrà avere con se la mascherina ma dovrà anche indossarla.
Vi ricordiamo infine che per essere efficace la mascherina deve essere indossata in maniera corretta: deve coprire naso e bocca ed essere ben aderente al viso.
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