La celebrazione resta virtuale, in attesa che sia tutto pronto per la “fase 2”
LAVIS. Secondo i programmi della parrocchia di Lavis questa dovrebbe essere l’ultima domenica con le chiese chiuse. Se non accadono imprevisti a partire da sabato prossimo i fedeli potranno tornare nelle chiese di Lavis e Pressano per partecipare alla Messa.
Il parroco, don Vittorio, sta sistemando, assieme ai collaboratori, la chiesa per poter svolgere le celebrazioni in sicurezza secondo le indicazioni del governo e della diocesi. Nella chiesa arcipretale di Lavis le messe saranno celebrate sabato pomeriggio alle 18 e domenica alle 8, alle 10 e alle 20. Secondo le disposizioni potranno partecipare una settantina di fedeli alla volta.
A Pressano le messe verranno celebrate sabato sera alle 20 e domenica alle 9.30, e potranno partecipare una quarantina di fedeli alla volta.
Verso la riapertura
Come detto con molta probabilità la riapertura inizierà da sabato 30 maggio. In settimana arriveranno tutte le informazioni riguardanti le modalità di accesso. Il parroco fin da adesso fa appello al senso di responsabilità dei fedeli sottolineando che sarà importante attenersi scrupolosamente alle regole nel rispetto di se stessi e degli altri.
Per questa domenica, la messa sarà trasmessa alle 10 dalla chiesa di Sant’Udalrico di Lavis, in diretta streaming sulla pagina facebook della parrocchia o su questo sito www.ilmulo.it.
Nel consueto messaggio settimanale don Vittorio ha inviato ai fedeli una traccia di preghiera per essere meno passivi nell’ascolto della messa sui social e per fare comunità anche all’interno delle nostre famiglie.
La preghiera in famiglia
ASCENSIONE DEL SIGNORE
Si può prendere la Bibbia e accendervi davanti un cero o una lampada. Accanto alla Bibbia aperta si può mettere un recipiente con un po’ d’acqua, ricordo del nostro battesimo e della vita nuova in Cristo. Anche i fiori, segno di vita e di festa, possono essere messi accanto alla Bibbia aperta. Uno dei genitori o dei familiari fa da guida (G) e altri da lettori (L).
Guida:
Cristo è risorto ed è salito al cielo, alleluia!
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti:
Amen.
Guida:
Oggi celebriamo l’ascensione di Gesù: contempliamo il Cristo glorioso che, salendo al cielo, manda gli apostoli nel mondo perché siano testimoni della sua risurrezione, della sua vittoria sul peccato e sulla morte. Ascendendo al cielo, Cristo però non abbandona la terra: egli è sempre presente nella sua Chiesa, e ci dà la forza dello Spirito Santo per portare a compimento la nostra missione.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
Lettore:
Ascoltiamo la Parola di Dio dagli Atti degli Apostoli
1, 1-11
1Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi 2fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
3Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. 4Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: 5Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».
6Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». 7Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, 8ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra».
9Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. 10Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro 11e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».
Parola di Dio.
Tutti:
Rendiamo grazie a Dio.
PER LA RIFLESSIONE
Ancora una volta, dopo aver letto la Parola di Dio, il racconto che Luca, all’inizio del libro degli Atti degli Apostoli fa dell’ascensione, vorrei che vi chiedeste (e ne parlaste insieme, fra di voi):
cosa c’è di bello in questa pagina?
Chiedetevi semplicemente questo, non state ad immaginare chissà che, a far ragionamenti, elucubrazioni strane: il vangelo è anzitutto una “buona notizia”. La Parola di Dio è la lettera d’amore che il Padre invia ai suoi figli.
C’è un frase che vi ha colpito? Perché? C’è una parola che sentite bella? Quale è?
Rileggete con calma questa pagina, quando avete trovata una parola che vi piace, dite: “la cosa che più mi piace di quelle che ora abbiamo letto è….….. (e qui leggete la frase), e mi piace perché …..… (e spiegate perché vi piace, perché vi ha colpito…). È una cosa molto semplice, che possono fare tutti: anziani, adulti, giovani e piccoli. Quando avete fatto questo, passate alla preghiera!
PREGHIAMO INSIEME
Guida:
Fratelli e sorelle, nel Messaggio per questa Giornata delle Comunicazioni Sociali, Papa Francesco ci invita a riconoscere il filo buono che guida la storia. Chiediamo a Dio che guardi il cumulo di nodi in cui si è aggrovigliata la nostra vita, paralizzando la nostra memoria, e ci liberi da ogni male.
Tutti: ASCOLTACI, O SIGNORE.
Lettore:
Come san Luca evangelista, ogni battezzato in questo tempo faticoso, abbia il dono della sapienza per accogliere e creare racconti belli, veri e buoni e il coraggio per respingere quelli falsi e malvagi. Preghiamo.
Come Teofilo, tutti i sacerdoti, i diaconi, i catechisti, gli educatori e i genitori accolgano e riscoprano la Bibbia, la grande storia d’amore tra Dio e l’umanità, con al centro Gesù risorto e asceso al Cielo. Preghiamo.
Come gli angeli vestiti di bianco, i giornalisti e tutti gli operatori dei nuovi media abbiano la pazienza e il discernimento per riscoprire storie che ci aiutino a non perdere il filo, tra le tante lacerazioni dell’oggi, e offrano storie che riportino alla luce la verità di quel che siamo, anche nell’eroicità spesso ignorata del quotidiano. Preghiamo.
Come gli Apostoli che dubitavano, chi soffre e fatica abbia la forza di fare memoria di ciò che siamo agli occhi di Dio e di testimoniare ciò che lo Spirito scrive nei cuori, convinti che quando tessiamo di misericordia le trame dei nostri giorni, allora voltiamo pagina. Preghiamo.
Come gli Undici inviati al mondo, tutti noi ci impegniamo a fissare nella memoria delle nuove generazioni i segni di Dio nella consapevolezza che raccontare a Dio la nostra storia non è mai inutile. Preghiamo.
Guida:
Preghiamo Dio, nostro Padre, di guidarci alla piena conoscenza della méta alla quale vuole portare ogni uomo e chiediamogli di affrettare la realizzazione del suo regno. Osiamo dire:
Padre nostro, …
CONCLUSIONE
Guida:
In questo santo giorno di Pasqua,
il Signore Gesù, che è salito al cielo,
rimanga sempre in mezzo a noi.
Tutti: Amen. Alleluia!
E per finire, al solito, con un sorriso, la vignetta di don Giovanni Berti:
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