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Alessio Alessandrini lascia la pallamano: «Ma noi non molliamo mai»

LAVIS. Dopo 14 stagioni in prima squadra nella Pallamano Pressano Cassa di Trento, la bandiera giallonera Alessio Alessandrini saluta la pallamano giocata. Per il pivot classe ’88, nato e cresciuto nelle file della società di Pressano, va così in archivio una gloriosa carriera fatta di una Coppa Italia ed una Supercoppa in bacheca, 372 presenze in prima squadra e 716 reti, a cui si somma tutto il percorso giovanile durato oltre 10 stagioni.

Un amore e una militanza durata quasi 25 anni, con il solo anno sabbatico di sospensione dell’attività agonistica per la stagione 2016/2017: 14 annate sportive in prima squadra fatte di umiltà, sacrificio ed esempio per tutti. Con dedizione, passione ed impegno Alessio Alessandrini – vicecapitano della squadra da ormai 8 stagioni – si è ritagliato con ampio merito un ruolo da protagonista nel gruppo di atleti che hanno scritto la storia del club.

Numero 27


Dall’esordio nell’ottobre del 2004 al primo gol pochi mesi dopo, la maglia numero 27 è stata sempre un punto fermo da ritrovare ogni partita al centro della difesa o, ancor meglio, in attacco fra le maglie avversarie sulla linea dei 6 metri percorsa migliaia di volte.

All’età di 32 anni, dopo il matrimonio con l’amata Monica la scorsa estate, Alessandrini ha deciso di porre fine alla propria carriera per dedicarsi a lavoro e famiglia, ma la passione per la pallamano e per i colori gialloneri non finiranno da un momento all’altro. Il perno pressanotto continuerà a trasmettere i propri valori di cultura del lavoro, dell’allenamento e di correttezza esemplare che lo hanno sempre contraddistinto dentro e fuori dal campo.

Da tutta la comunità giallonera si alza all’unisono una voce di ringraziamento nei confronti dell’atleta per quanto fatto con la maglia della squadra e per l’esempio mostrato a giovani e meno giovani.

Il “toro”


Da tutta la società in particolare arriva il più grande plauso alla persona ed alla carriera: un encomio che il club giallonero saprà rendere concreto nei suoi confronti quando la situazione di emergenza sanitaria sarà migliore e sarà possibile dedicare un vero e caloroso saluto alla carriera d’atleta di Alessandrini, con la sicurezza che il “toro” – come lo hanno sempre soprannominato i tanti tifosi – possa restare legato all’ambiente societario anche fuori dal campo.

Guardando alla squadra, mister Fusina avrà a disposizione un ruolo di pivot che ritroverà Nicola Folgheraiter, classe ’90 e storico compagno di reparto di Alessandrini nelle passate stagioni, come punto di riferimento, assieme ai talenti della fucina giovanile che già hanno esordito lo scorso anno in prima squadra, fra cui il nazionale Gabriele Sontacchi (2003) ed Alberto Gazzini (2001). Come avvenuto nel ruolo di centrale, anche fra i pivot Pressano viaggerà quindi a trazione locale, potendo contare su qualità e propulsione dai giovani allo stesso tempo.

La lettera d’addio


Alessio Alessandrini ha voluto salutare la sua attività agonistica con questa lettera; una dichiarazione ai colori gialloneri scritta di proprio pugno che vogliamo riportare integralmente, per salutare da giocatore un esempio vero e valoroso:

«In poche righe proverò ad esprimere cos’è e cos’è stata per me la pallamano: molto più di uno sport, molto più di una semplice passione. Il mio viaggio con la Pallamano Pressano è iniziato oltre 25 anni fa quando, spinto dalla passione trasmessa da mio cugino Max, insieme a molti coetanei mi sono avvicinato alla pallamano. Ho iniziato da piccolissimo con le prime categorie dei bambini, giochi e tornei sono stati i primi approcci a questo sport sotto la supervisione delle mie prime allenatrici: Flavia, Lara e Mara. Con il passare degli anni sono iniziati i primi campionati giovanili sotto la guida di mister Franz, un allenatore che ha aumentato ulteriormente la mia passione verso la pallamano. In questi anni di gioventù, la pallamano, oltre ai primi viaggi e alle prime soddisfazioni, mi ha anche regalato tra i miei compagni di squadra tanti dei miei amici più stretti.

Il momento più importante è stato l’arrivo nella tanto sognata prima squadra. I ragazzi più grandi mi hanno da subito trasmesso la mentalità giusta verso la vittoria, il lavoro e l’importanza del nostro motto “NON MOLLIAMO MAI”. Motto che ho sempre cercato di rappresentare in ogni allenamento e partita. Tantissimi sono i ricordi! Il primo che mi viene in mente è la promozione in A1 ai play off di Roma con mister Stedile a culmine di un anno fantastico. Qui ho avuto la possibilità di cominciare a dimostrare le mie capacità, nonostante io fossi ancora molto giovane, e di conquistare la fiducia dell’allenatore e della società, fiducia che non è mai venuta meno negli anni. Da qui è iniziato il percorso di crescita della nostra squadra verso i vertici dei campionati nazionali, passato per diverse salvezze raggiunte all’ultima giornata, fino alla promozione in Elite avvenuta con l’arrivo di mister Ghedin e di alcuni giocatori da fuori che, con la loro professionalità, ci hanno permesso di fare il giusto salto di qualità. Le vittorie della Coppa Italia e della Supercoppa con Branko sono state emozioni uniche che resteranno sempre indimenticabili, soprattutto ripensando a tutta la fatica e i sacrifici fatti per arrivare fino a lì. Quei momenti hanno ripagato tutto e hanno regalato a me e ai miei compagni qualcosa che ci unirà per sempre.

Vi scrivo tutto questo perché il mio viaggio da atleta e giocatore di pallamano finisce qui, un viaggio bellissimo, orgogliosamente tutto giallonero, fatto di emozioni, vittorie e sconfitte, botte e sacrifici, gioie e delusioni, levatacce e serate infinite. Un viaggio che mi ha regalato ricordi indelebili, un viaggio che mi ha aiutato a formarmi e maturare, a farmi capire come affrontare le sconfitte e come ripartire dopo una vittoria, a dare tutto me stesso per raggiungere i vari obiettivi che mano a mano mi trovavo davanti, in poche parole un viaggio che è stato una scuola di vita.

Voglio ringraziare tutte le persone che ne hanno fatto parte, la società, gli allenatori, il preparatore e il fisioterapista, i dirigenti, i tifosi e la mia famiglia. Tutti voi mi avete sostenuto e stimolato a dare il meglio di me. Un grazie enorme a tutti i miei compagni di squadra, è stato un piacere lottare e combattere con voi per tutto questo tempo. Grazie anche a tutte le persone che hanno messo e continuano a mettere il cuore per il Pressano, vera qualità e forza che ci ha sempre permesso di dare il nostro meglio, sia in campo che fuori. Questa passione non deve cessare di esistere nella nostra società per far sì che ogni giallonero possa compiere il suo viaggio nella Pallamano Pressano.

Voglio fare alla squadra un grande in bocca al lupo per la prossima stagione, sono sicuro che con mister Fusina e tutto lo staff che abbiamo ci toglieremo ancora delle belle soddisfazioni e che, grazie all’esempio del capitano e dei giocatori più grandi, anche i nostri valorosi giovani possano crescere e fare il salto di qualità. L’importante è crederci, lavorare duramente e non mollare mai. Io vi sosterrò e farò il tifo per voi.

Grazie a tutti! Sempre forza Pressano!»
Alessio

Redazione

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