L’epidemia non ferma la voglia dei lavisani di rinnovare il voto fatto alla Madonna nel 1702
LAVIS. La determinazione dei lavisani è più forte del covid e delle rigide normative a questo collegate. Così, anche quest’anno sono organizzati la processione e il rinnovo del voto fatto dai cittadini del comune nel lontano 1702. Da allora ogni anno la popolazione ha tenuto fede al suo impegno, anche negli anni più bui delle guerre mondiali.
Nato per chiedere la protezione della Madonna “per tenere il torrente Avisio placato nel suo confine e per distruggere i dannevoli vermi, ed intemperie, che infestano le campagne e per altri non visti devoti motivi” nel corso dei secoli il rinnovo del voto ha visto la popolazione affidarsi alla sua speciale protettrice per numerose altre calamità o situazioni di pericolo che hanno colpito la comunità lavisana.
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La festa votiva di quest’anno
Come anticipato, anche quest’anno la popolazione terrà fede al suo impegno, anche se tutto è stato complicato dall’epidemia in atto e dalle disposizioni di sicurezza necessarie per permettere a tutti di partecipare a questa celebrazione in sicurezza e tranquillità.
Alla processione prenderanno parte solo i sacerdoti, i coscritti neo-maggiorenni (che, come da tradizione, dovranno portare la statua della Madonna) e poche altre persone. Tutta la popolazione è invitata a prendere posto e ad aspettare nelle postazioni individuate lungo via Matteotti come indicato nel seguente schema.
Il parroco di Lavis, don Vittorio Zanotelli, in vista di questa celebrazione ha voluto lanciare tramite i social un suo messaggio per ricordare l’importanza storica e religiosa di questo voto, per spiegare nel dettaglio come sarà organizzata tutta la processione e per raccomandare a tutti il rispetto delle disposizioni e delle indicazioni dei volontari del servizio d’ordine, affinché tutto si possa svolgere in sicurezza.
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