Parte la stagione del teatro di Meano

Si alza il sipario al teatro di Meano con una stagione ricca e con tante novità per riportare le persone in sala

Meano. Dopo mesi di collegamenti virtuali e spettacoli sospesi, finalmente il Teatro di Meano ha riaperto le sue porte per la stagione 2020-2021, con la voglia di incontrare nuovamente il suo pubblico e condividere “fuori dagli sche(r)mi” le emozioni che solo il teatro sa regalare.

Anche quest’anno il Teatro di Meano ha confermato alcune delle sue più importanti collaborazioni con l’idea di diventare sempre più un teatro di comunità, dove ciascun cittadino non si senta solo spettatore, ma anche parte attiva di una progettualità condivisa. Il TIM-Teatro Instabile di Meano, l’Università della terza età e del tempo libero, il Forno sociale di Gardolo, la cantina Resom, l’associazione Adam, la Pro Loco del Meanese, l’Associazione Culturale Lavisana, la Circoscrizione stessa, lo Spazio Argento, sono solo alcuni degli interlocutori con i quali anche quest’anno il teatro di Meano cerca di dialogare per porre sempre maggior attenzione alla partecipazione della sua comunità nella programmazione degli eventi.

Non solo. Per contribuire alla fruizione della cultura anche da parte delle fasce più deboli del territorio, anche quest’anno il Teatro di Meano ha rinnovato la sua collaborazione con l’Istituto Trentino Edilizia Abitativa ITEA proponendo una particolare scontistica sulla stagione Professionale e su quella di Teatro ragazzi a tutti gli inquilini di un appartamento ITEA.

La stagione teatrale


E veniamo alla stagione 2020/2021, che sarà molto variegata, alternando diversi tipi di linguaggi artistici.
La stagione professionale – organizzata da AriaTeatro – prevede sei appuntamenti a cui si aggiungono due FuoriStagione e un concerto.
Al via il 30 ottobre con Due: una storia d’amore, una produzione Rifiuti Speciali che indaga il fallimento della comunicazione all’interno di una relazione d’amore.

Eva, in scena il 21 novembre, tratto da ‘Il diario di Eva’ di Mark Twain, darà voce a Eva raccontando il periodo immediatamente successivo alla sua nascita. Una produzione Teatro Appeso a un filo in collaborazione con Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse.

Bye bye Blackbird and la nuova produzione firmata AriaTeatro, tratta da un romanzo di Manuel Puig, andrà in scena il 4 dicembre. Lo spettacolo racconta la convivenza coatta di due uomini in una cella: un dissidente politico fedele alla causa sovversiva e un inguaribile romantico, omosessuale e innamorato delle dive del cinema.

Il 23 gennaio 2021 sarà la volta de La Rosa bianca, spettacolo che deve il nome a un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943 iniziarono e portarono avanti con coraggio un percorso di resistenza politica contro il regime nazista.

È bello vivere liberi!, in programmazione il 5 marzo 2021, è invece uno spettacolo ideato da Marta Cuscunà per provare a riappropriarci della gioia, delle risate, delle speranze che furono dei partigiani, soffocate dallo sterile nozionismo negli anni successivi. Uno spettacolo che riscopre l’atmosfera vitale e vertiginosa di quel periodo della nostra storia in cui tutto sembrava possibile.

Nella categoria “storici” rientra anche Kholhaas (27 marzo 2021): un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500, che racconta la storia di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, genera una spirale di violenze sempre più incontrollabili.

Completano la rassegna come anticipato i due FuoriStagione: La regia (26 febbraio), che racconta il sogno di Pietro di dirigere uno spettacolo, ance se la sua scuola non offre uno spazio teatrale per ragazzi autistici come lui; e L’arcipelago dei coralli (8 maggio), una drammaturgia collettiva realizzata da otto donne che indagano il mestiere di vivere al femminile portando in scena otto donne “esploratrici” in un viaggio senza tempo.

Musica e teatro per ragazzi


Spazio anche alla musica con il concerto di Bianco previsto per sabato 28 novembre. Il cantautore e produttore torinese, dopo anni di concerti con la band, torna alle origini ricercando nelle canzoni l’essenza di se stesso e della sua musica. Un set minimale che si appoggia sulla chitarra e sulle atmosfere evocate dai fiati e che mette a fuoco racconti di attimi importanti e di parole non dette, colorandoli di melodia.

La programmazione 2020-2021 comprende anche sei appuntamenti di Teatro Ragazzi, anticipati da una merenda offerta a tutti i bambini (nel rispetto delle norme di sicurezza anti-covid). Grande spazio quest’anno viene dato ai professionisti della realtà trentina, con l’obiettivo di sostenere i lavoratori del settore in un momento di difficoltà.

Si parte il 25 ottobre con Siamo tutti sulla stessa Arca, uno spettacolo che affronta il tema di Dio e della sua esistenza in modo divertente e arguto.

Apre il mese di gennaio (il 17) la nuova produzione Pippi Calzelunghe, lʼeroina che vuole difendere lo spazio magico dei bambini, il loro mondo di gioco, osteggiata con ogni forza da adulti che cercano di farla rientrare nei canoni rassicuranti del bambino contenuto e domato.

A febbraio (il 14) torna sul palco di Pergine dopo una lunghissima tournée nazionale e internazionale Il piccolo clown, la storia di un piccolo clown che si ritrova un giorno lontano dalla propria casa, e si affida così alle cure improvvisate di un contadino. I due devono imparare a conoscersi e a comprendere le esigenze l’uno dell’altro.

Seguendo il fil rouge del mondo clownesco, il 15 novembre Nicola Sordo porterà in scena A beautiful clown, un omaggio alla poetica del clown, quello del circo, quello del film muto, quello del teatro e quello della strada; mentre domenica 13 dicembre la Bottega Buffa CircoVacanti presenterà Clownerentola, la storia di una clown che, stanca e annoiata del suo umile lavoro di sguattera all’interno di una bottega, trova ristoro nella lettura di Cenerentola. Dalla lettura delle prime pagine comincia a crescere in lei una sorta di follia, che le farà interpretare i vari personaggi della fiaba.

Ultimo appuntamento della rassegna è previsto per domenica 14 marzo 2021 con Un nido color fucsia, produzione de Il Teatro delle quisquilie che racconta la storia di Cra Cra, una piccola cornacchia caduta dal nido quando ancora non era in grado di volare. Una storia di tenerezza a affetto, nella quale non mancano momenti di suspence e di divertimento.

Il teatro amatoriale


Infine anche la stagione amatoriale presenta sei appuntamenti mensili, organizzati dal T.I.M. – Teatro Instabile di Meano, di cui alcuni in lingua dialettale e altri in italiano.

Sabato 17 ottobre la compagnia Teatrale “El Feral” di Primiero ha portato in scena Varda ti, no averie mai dit, no!, una storia di gente comune di diversa estrazione sociale, che vive in un piccolo paese e che, pur non volendo, si trova a dover condividere le proprie vicende quotidiane, anche le più intime.

Sabato 14 novembre tocca invece alla Filodrammatica “La Marinella” di Romallo con la sua piéce La chitara del zio, col tasto rewind, una serie di esilaranti e divertenti equivoci e ambiguità che giungeranno a un lieto fine.

Chiude il mese di dicembre (il 12) la produzione firmata Compagnia teatrale “Gianni Corradini” di Villazzano, Fratelli e sorelle: commedia amara e minimalista che mette in scena una situazione molto particolare, ovvero la lettura di un testamento.

Ad aprire l’anno nuovo ci pensa invece il Gruppo teatrale “I Sottotesto” di Nogaredo con Benvenuti a Baluk (16 gennaio), un adattamento in dialetto trentino di Fools di Neil Simon, una bella favola che ci ricorda che non serve essere intelligenti per essere felici, ma a volte aiuta.

Si prosegue poi con la Compagnia teatrale “El Gavetin” di Negrar che presenta Mascio e femena li creò (13 febbraio), un racconto appassionante e divertente che attraversa la storia e che gioca con umorismo e ironia tra i generi maschile e femminile, delineando un ritratto comico, a volte sarcastico sia dell’uno che dell’altra.

Con il 13 marzo 2021 termina la rassegna amatoriale con Tre sull’altalena della Filodrammatica “Amicizia” di Romeno.

Anche quest’anno la Circoscrizione di Meano organizza tre eventi tutti ad ingresso libero: il 7 novembre Bassil’ora, un film-documentario sull’odissea dell’ARMIR, raccontata attraverso la testimonianza del reduce Giuseppe Bassi. Al racconto di una delle più cruente e incomprensibili pagine della Seconda Guerra Mondiale seguirà un dibattito moderato da U.N.I.R.R.

Domenica 22 novembre andrà in scena Oltre Oceano, un concerto con il Trio “SaCaTo” in collaborazione con il Corpo Bandistico Vigo-Cortesano; mentre sabato 19 dicembre il Corpo Bandistico Vigo-Cortesano proporrà Natale d’autore, il consueto concerto natalizio.

Sperando che le cose vadano al meglio, vi aspettiamo a Teatro, un luogo dove è ancora possibile sognare ad occhi aperti!

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