Lavis. Scrivendo qualche pensiero sul 50° anniversario della Biblioteca di Lavis non posso non ricordare immediatamente il 40°, festeggiato nel 2010. Per ironia della sorte mi sono trovata io nel ruolo di responsabile a fare da riferimento per la mostra che allestimmo per l’anniversario, anziché Maria Luisa Cavagna che ha diretto la biblioteca per decenni e che ne avrebbe avuto senz’altro maggior titolo! Ma tant’è, il destino ogni tanto si fa beffe dei giusti riconoscimenti…
E poi gli studenti, i lettori accaniti, robusti, esigenti ed anche i lettori occasionali, e quelli che si avvicinano alla biblioteca con un timore quasi reverenziale verso un luogo che non hanno mai sentito familiare e far sentire loro che non è mai troppo tardi!, e poi quelli di passaggio, e ancora i numerosi stranieri che si avvalgono soprattutto di internet, le persone fragili che frequentano la biblioteca perché luogo accogliente a prescindere… (dalla lettura)…. A Lavis ho trovato tutto questo.
Il mio ricordo più bello rimane comunque quello legato ai bambini, ai ragazzi e ai loro insegnanti. Accompagnare la crescita dei piccoli lettori con gli incontri sistematici in biblioteca in cui si offre loro la lettura ad alta voce e vedere svilupparsi l’interesse per la lettura è una della migliori soddisfazioni per un bibliotecario. Del resto, accendere l’interesse, il piacere per la lettura nei bambini e ragazzi e poi sostenere il loro desiderio di leggere via via testi più ricchi è uno degli obiettivi primari di una biblioteca pubblica di base.
Determinante per l’offerta di qualità di una biblioteca è l’azione di squadra degli operatori: nel mio ruolo di responsabile ho puntato molto su questa dimensione dell’agire, con la volontà di ottimizzare le risorse in campo – prima di tutto quelle umane -, poche o tante che fossero. Un altro obiettivo che ho tentato di perseguire è stato quello di migliorare le relazioni con il territorio e le sue realtà associative, tentando di rinforzare il ruolo della biblioteca come riferimento fondamentale dell’offerta culturale di una comunità, non per fagocitare tutto ma per rendere la biblioteca crocevia di informazioni, proposte, iniziative: operazione complessa e faticosa.
La mia azione è stata caratterizzata dalla volontà di migliorare l’offerta senza venir meno al principio del servizio pubblico che si rivolge a tutta la cittadinanza, che deve quindi tener conto della molteplicità e del mutare delle esigenze, senza però snaturare il ruolo delle biblioteca rincorrendo mode di spettacolarizzazione piuttosto in voga negli ultimi anni e puntando invece sulla sostanza.
Forza Biblioteca di Lavis! Continua a fare il tuo servizio per informare, aggiornare, stimolare i cittadini a leggere per farsi delle idee più ricche che contribuiscano a rendere la società più aperta, più giusta, più serena.
E chissà come saranno la biblioteca e il mondo al prossimo 50°.
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