Le storie

Da lunedì in Trentino scatta la zona arancione, cosa cambia?

Lavis. Da lunedì 15 febbraio 2021 il Trentino entrerà in zona arancione, ovvero in zona di rischio moderato ad alto rischio di progressione. Per questo entreranno in vigore le misure restrittive del DPCM del 14 gennaio 2021 recepite e integrate dalla 65ª ordinanza del Presidente della Provincia Autonoma di Trento del 12/02/2021.

Per le regole della zona arancione rimandiamo alla sezione FAQ sul sito ufficiale del Governo e al testo integrale del DPCM del 14/01/2021.

Qui riepiloghiamo le principali misure dei provvedimenti.

Gli spostamenti


Sono sempre consentiti gli spostamenti per lavoro, salute o necessità.

Sono consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune e dei piccoli Comuni fino a 5mila abitanti ed entro i 30 km, con l’esclusione dei capoluoghi di provincia, sempre solo tra le 5 e le 22 per motivi di comprovata necessità, per istruzione, per fare la spesa, per usufruire di servizi non disponibili all’interno del proprio comune.

Ogni spostamento deve essere giustificato da autocertificazione (il modulo può essere messo a disposizione dalle forze dell’ordine).

In Trentino è possibile muoversi entro il raggio di 30 km anche per praticare attività sportiva individuale e all’aperto, anche utilizzando mezzi di trasporto pubblici oltre ai propri.

In Trentino sarà possibile raggiungere gli esercizi aperti, in altri comuni e pure nel capoluogo di Provincia, se non presenti nel proprio comune o anche per motivi di maggior convenienza economica.

In Trentino è possibile recarsi anche in altri comuni per seguire funzioni religiose.

Consentiti gli spostamenti verso le seconde case, anche in affitto e non solo di proprietà, ma solo per il proprio nucleo familiare (dopo il caos sollevato e l’evidente contraddizione tra chi non potrebbe uscire dal Comune ma potrebbe uscire addirittura dalla Regione per raggiungere la seconda cosa, si attende conferma nelle Faq del Governo).

Visite ad amici e parenti consentite una sola volta al giorno, nel proprio Comune, tra le 5 e le 22, ma solo in 2 persone oltre ai conviventi non autosufficienti o minori di 14 anni. A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti.

Attività commerciale ed esercizi pubblici


Chiusi i centri commerciali nel weekend, nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperti al loro interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie e vivai.

Chiusi bar e ristoranti ma è consentito l’asporto dei bar fino alle 18 e dei ristoranti fino alle 22. La consegna a domicilio è sempre concessa, nel rispetto delle regole per impacchettamento e trasporto.

Aperti negozi fino alle 22.

Aperti parrucchieri e centri estetici.

Chiusi musei, mostre, teatri, cinema.

Aperte le biblioteche e gli archivi su prenotazione.

Palestre e piscine chiuse.

Aperti i centri sportivi per atleti professionisti e per le attività sportive individuali all’aperto.

Sospese attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine, anche in bar e tabaccherie.

Scuole e trasporti


Scuola in presenza al 100% per infanzia, elementari e medie. Alle superiori periodi di didattica alternata per minimo il 50% e fino al 75% degli studenti.

Riempimento massimo al 50% dei mezzi di trasporto pubblico locale, ad eccezione del trasporto scolastico dedicato.

Redazione

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