Le storie

Lavis, siamo in biblioteca comunale ormai da mezzo secolo

Lavis. Dallo scorso 1° marzo, dopo un mese esatto di chiusura per lavori straordinari di maquillage interno, pavimenti, pitture e pulizie generali, la Biblioteca Comunale di Piazzetta degli Alpini è stata riaperta al pubblico dei suoi numerosi utenti e fans, seppur nel rispetto totale delle normative del nuovo DPCM del Covid-19. Aperta anche la sala studio e attivi tutti i servizi compreso internet. Si entra però solo su appuntamento e seguendo rigorosamente le normative di accesso e di sicurezza.

Il raggiungimento del 50° di compleanno della struttura lavisana è però passato quasi inosservato ai più e praticamente sotto silenzio, ancora dal novembre dello scorso anno. Non c’è stata la festa di compleanno, sempre per colpa della pandemia, ma si è ricordata la data con una speciale manifestazione online accessibile a tutti gli utenti e all’intera comunità affezionata alla struttura bibliotecaria locale.

Le origini


La storia di questi cinquant’anni passati tra i libri è scattata il 22 novembre del 1970, con la prima sede della biblioteca inaugurata in due stanze dell’appartamento al secondo piano del Municipio di via Matteotti. In questa sede, a dir poco spartana e improvvisata, con il primo bibliotecario ufficiale l’insegnante Gabriele Iori, si rimase fino al 1974. Poi ecco il primo trasferimento, proprio al piano terra dello stesso municipio, dove c’era stata nell’immediato dopoguerra anche la scuola e quindi l’ufficio del Dazio e dove attualmente c’è l’Anagrafe.

Altro trasferimento nel 1981. Ci si sposta al terzo piano mansardato della Scuola Clementi di via Filzi, con tante scale da fare ma con anche l’ascensore. Li la biblioteca è rimasta fino al 1992. Da quell’anno, senza nessuna festa di inaugurazione e senza scalpore politico, si entra finalmente nella rinnovata sede, quella attuale, ospitata nello storico fabbricato comunale del 1700, già macello comunale, magazzino dei pompieri e anche prima centrale telefonica della Telve. Edificio ristrutturato totalmente in piazzetta degli Alpini a fianco del nuovissimo auditorium comunale.


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La biblioteca oggi


L’attuale sede della Biblioteca Comunale è poi stata successivamente dedicata e intitolata alla memoria dello storico lavisano Albino Casetti, con la targa esposta all’esterno vicino all’ingresso principale della struttura. Sulla targa, fatta posare dall’amministrazione guidata dal sindaco Graziano Pellegrini, si legge testualmente “Biblioteca Comunale ALBINO CASETTI, storico e archivista, 1916 – 2005”.

E’ stata poi doverosamente ricordata in questo frangente di quarantena e isolamento, anche la bibliotecaria “storica” e cioè Maria Cavagna che in Biblioteca ci ha vissuto e lavorato per ben 40 anni ininterrotti ,sin dalla sua prima apertura nel 1970.


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La biblioteca domani


E sul futuro della biblioteca cinquantenne, si è anche unito il sindaco Andrea Brugnara insieme all’intera Giunta Comunale. Verranno rafforzati e ampliati gli spazi esterni recuperando l’intero terrazzo sopra l’Auditorium e l’intera piazzetta degli Alpini come luoghi per svolgere altre attività della biblioteca. Anche il piano terra dell’edificio verrà preso in dovuta considerazione, creando degli spazi adatti ai bambini più piccoli naturalmente da vivere e gestire insieme ai loro genitori .

La pandemia ancora in corso – ha poi concluso il sindaco – non ci ha permesso di organizzare la grande festa prevista per il 50°, ci rifaremo non appena possibile e nulla verrà dimenticato sicuramente! Non tralasciamo poi le ultime novità logistiche, tecniche e dirigenziali all’interno e all’esterno della Biblioteca Comunale “Albino Casetti” avvenute negli ultimi tempi. La consigliera comunale Roshanthi Crystella Nicolò è stata nominata, con provvedimento speciale da parte dello stesso sindaco Andrea Brugnara, come “Consigliera con delega alla Biblioteca del Comune di Lavis”. Una donna giusta al posto giusto è stato il commento unanime degli afficionados della biblioteca, Roshanthi con il suo impegno e la sua passione e dedizione si è quindi subito gettata a capofitto nell’avventura, coinvolgendo l’intero staff e tutti i fruitori dell’istituzione.

E per finire non poteva mancare nemmeno una nuova creazione logistica esterna, vicina all’ingresso principale della Biblioteca. Si tratta del nuovissimo BiblioBox che servirà egregiamente per le restituzioni di libri e Dvd, in sicurezza 24/24 H, senza dover salire ai piani superiori e senza addirittura entrare nello stabile.

Alla biblioteca tutta, i nostri auguri per altri, prossimi, importanti traguardi per il suo immancabile nuovo futuro … librario!!!

Giovanni Rossi

Giornalista, scrive per "Vita Trentina". Per decenni è stato il corrispondente da Lavis per "L'Adige". Memoria storica e appassionato di cinema, ha lavorato come tuttofare per il Comune di Lavis fino alla pensione. Scrive per "Il Mulo" dopo essere stato una delle colonne del giornale digitale "La Rotaliana".

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