In primo piano

Il Primo Maggio secondo Mussolini

Trento. «La festa del primo maggio è un rito per favorire l’ascesa del socialismo: un rito per dire no al militarismo e per dire sì al lavoro». Queste sono le parole che uscirono dalla bocca di Benito Mussolini, nel suo discorso presso la Camera del Lavoro a Trento, il primo maggio 1909 alle ore 9.30.

Il tutto è riportato sulla prima pagina del giornale Il Popolo, (diretto da Cesare Battisti) dove il cronista racconta ai propri lettori l’intervento del “compagno Mussolini”, alla Camera del Lavoro, perché le Camere del Lavoro rappresentano «i primi nuclei di quella società socialista verso cui si conduce quella via, della quale ogni primo maggio dovrebbe rappresentare una tappa».  Alla conferenza vi erano 250 persone.

Attraverso la lettura dell’articolo, pubblicato il 3 maggio 1909, è possibile tracciare, in linea di massima, il pensiero socialista del “compagno Mussolini”. Il primo maggio, secondo il futuro Duce d’Italia, non è una festa, ma un «rito: uno sciopero generale simboleggiante quello per cui si dovrebbe arrivare alla vittoria del socialismo». Mussolini afferma che la festa dei lavoratori indica l’affermazione dei seguenti punti: lotta contro il militarismo, abolizione della proprietà privata «e più esattamente –spiega– del padronato».

Mussolini, nelle battute finali del suo intervento, critica, mediante un interrogativo, quello che si potrebbe definire con il termine di «socialismo trentino»: «Perché mentre alle conferenze socialiste del Regno, fra gli attoniti e spesso dolorosi visi degli operai, noi vediamo mescolarsi frequente gli occhi ardenti dei giovani studiosi, qui nessuna corrente viene dalla classe borghese a fraternizzare, a rinvigorire e a esserne a sua volta anche più rinvigorita, in questo stupendo sbocciare della vita dell’avvenire?».

«Ah, caro Mussolini! –risponde il cronista– Siamo …. in Austria!».

Ma … il 19 aprile 1923 con un decreto legge proposto dallo stesso Benito Mussolini e approvato dal Consiglio dei Ministri, la festività del primo maggio verrà abolita e accorpata alla festa ufficiale del fascismo: il 21 aprile.

Andrea Casna

Andrea Casna, iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige, albo pubblicisti, è laureato in storia e collabora con l'Associazione Forte Colle delle Benne. È stato vicepresidente dell'Associazione Culturale Lavisana e collabora come operatore didattico con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto.

Recent Posts

Mezzolombardo e la Grande guerra in una serata dell’Associazione Castelli del Trentino

Nell'incontro in sala Spaur si parlerà di come si fa ricerca storica sulla Prima guerra…

3 giorni ago

Pressano, sconfitta e tanto rammarico: Fasano rimonta al Palavis

Una sconfitta "da mangiarsi le mani” per i gialloneri che faranno visita sabato alla terza…

5 giorni ago

Quarant’anni di bollicine e un premio prestigioso per le Cantine Monfort

Un riconoscimento che premia anni di lavoro, passione e attaccamento al territorio

6 giorni ago

I ragazzi alla scoperta del territorio con la Sat di Lavis

Anche quest'anno i volontari della sezione di Lavis hanno accompagnato i ragazzi dell'Istituto Comprensivo lungo…

1 settimana ago

Ritmi di un’infanzia tra natura e memoria: i ricordi di un viaggio nel tempo

Questo articolo fa parte del progetto “Le vie dell’acqua e dell’uomo: società ed economia fra…

2 settimane ago

Il passaggio generazionale in agricoltura

A Lavis una serata con l'esperto per parlare di un problema che prima o poi…

2 settimane ago