Ieri c’è stato un primo confronto ufficiale tra gli organi della Provincia e i rappresentanti dell’Istituto Comprensivo di Lavis
Trento. Nel pomeriggio di oggi, venerdì 28 maggio, davanti agli uffici della Provincia si è svolta una colorata protesta che ha visto uniti un gruppo di genitori, alunni e insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Lavis. Tra palloncini, canzoni e una doverosa merenda per i più piccoli, i manifestanti hanno voluto dimostrare il loro disappunto contro l’organizzazione delle classi voluta dalla Provincia per il prossimo anno scolastico.
La delibera di Giunta n. 290 approvata all’inizio di quest’anno stabilisce che per il nuovo anno scolastico si torni ad un numero di alunni per classe come in situazione pre-pandemica.
L’antefatto
Lo scorso anno l’emergenza covid aveva imposto una riorganizzazione delle classi con l’istituzione di nuove sezioni e un numero di bambini ridotto, da 25 a 18/19. Nel caso dell’Istituto Comprensivo di Lavis le più colpite erano state le attuali seconde elementari e le prime medie. Anche allora i genitori avevano protestato contro lo smembramento delle classi e la loro riorganizzazione ma l’emergenza sanitaria aveva avuto la meglio. L’anno scolastico era quindi iniziato con qualche sezione in più e classi meno numerose.
La protesta di oggi
Con la nuova delibera la Provincia sembra intenzionata a rivedere questa posizione e a riproporre la vecchia organizzazione. E qui è scattata la protesta dei genitori, soprattutto di quelli che a distanza di un anno vedono la prospettiva di rimescolare per la seconda volta le classi.
La protesta ha portato in piazza circa 200 persone, molte delle quali erano bambini: i diretti interessati che con i loro cartelloni e i palloncini colorati hanno dato voce alla loro prima protesta, vissuta anche come un gioco, come è giusto che sia alla loro età.
La contrarietà al rimescolamento è stata manifestata nei mesi scorsi anche attraverso i canali ufficiali con le lettere del dirigente Stefano Chesini, del Presidente del Consiglio dell’Istituzione Alessandro Ugolini e quelle del Presidente della Consulta dei Genitori Giulio Baldessari. Un segnale di apertura al dialogo c’è stato ieri quando i tre rappresentati delle istituzioni della scuola di Lavis sono stati convocati negli uffici della Provincia per un primo confronto.
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