Il parroco di Lavis dopo tredici anni di servizio è stato trasferito per un nuovo incarico nella zona Alto Garda e Valle dei Laghi
Lavis. Domenica 26 settembre, in un parco urbano gremitissimo, don Vittorio Zanotelli ha celebrato la sua ultima Santa Messa come Parroco di Lavis. Già a giugno era stato comunicato il suo trasferimento e da subito la macchina organizzativa dei gruppi parrocchiali si era messa in moto per organizzare la giornata del saluto. Ogni posto disponibile dell’anfiteatro è stato occupato dai fedeli ma si potevano vedere persone anche nei prati intorno alla grande struttura coperta. Il coro dei giovani, il gruppo degli animatori, il Gruppo Strumentale Giovanile di Lavis e la locale compagnia degli Schützen sono stati posizionati nelle immediate vicinanze dell’anfiteatro per lasciare lo spazio libero ai fedeli e si sono alternati di fronte all’altare al momento dei loro interventi. Ai piedi delle scalinate hanno invece trovato posto la Banda Sociale di Lavis, il Coro di Santa Cecilia e la Corale Polifonica.
Don Vittorio
Don Vittorio Zanotelli è arrivato a Lavis nel 2008 per sostituire don Paride Chiocchetti alla guida della Parrocchia. Di carattere schivo e umile, ma molto determinato, ha lavorato tanto con i giovani e ha portato avanti importanti lavori di ristrutturazione nella grande chiesa arcipretale. Negli ultimi due anni ha avuto la responsabilità di tenere unita la comunità dei fedeli nonostante le restrizioni, i distanziamenti e la mancanza di contatto umano dovuti alla pandemia. Ecco allora l’apertura al web a ai social, con i numerosi messaggi di speranza, le preghiere e le Sante Messe trasmesse on-line.
Tutto questo non è passato inosservato e ha lasciato un segno profondo nella Comunità Lavisana che in questi tredici anni è cambiata e cresciuta insieme al suo Parroco.
Ora il testimone passerà a don Lamberto Agostini che Lavis si prepara ad accogliere il mese prossimo.
“Mi sento in debito”
Queste sono le parole che don Vittorio ha pronunciato durante l’omelia di domenica. “Mi sento in debito perché sono stato amato da questa Comunità più di quanto io abbia saputo amare tutti voi”.
No, caro “Donvi”, come ti hanno affettuosamente chiamato i giovani dell’oratorio, questa volta ti sbagli. Lo testimoniano l’affetto e la commozione delle tantissime persone che ti sono state vicine in questa giornata. È difficile fare un bilancio e pesare le cose date e ricevute quando si parla di sentimenti, affetto, sicurezza e stima. Possiamo dire che c’è stata grande reciprocità. Che in questi lunghi anni la comunità parrocchiale e il suo Parroco sono cresciuti insieme attraverso i momenti felici ma anche attraverso quelli più bui e difficili. Senza un aiuto e una fede reciproca tutto sarebbe stato diverso. Diciamo che siamo stati fortunati a fare questo cammino in tua compagnia.
Ma ora è arrivato il momento dei saluti. Anche il tempo è stato clemente e ha permesso che la festa della Santa Messa potesse concludersi sotto un cielo plumbeo ma senza pioggia, che ha cominciato a scendere solo dopo il saluto di tutta la comunità lavisana al suo Parroco.
Grazie Don Vittorio! Grazie per tutto quello che hai dato ai ragazzi, agli anziani, agli ammalati e a tutti noi.
A presto!
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Veramente era la Corale polifonica di Lavis non il coro di Pressano.
Scusate, correggiamo subito