Le storie

Mezzolombardo, Torniamo a Tavola con l’Associazione Castelli del Trentino

Mezzolombaro. Inizia mercoledì prossimo “TORNIAMO A TAVOLA!”, il ciclo libero e gratuito di conferenze a cura dell’Associazione Castelli del Trentino di Mezzolombardo con la cordiale collaborazione dell’Associazione Rosmini di Trento. Il nuovo ciclo di incontri si terrà in modalità webinar dal 13 ottobre al 24 novembre tutti i mercoledì dalle 17 alle 18.30. Per tutti gli incontri il link  è  https://us02web.zoom.us/j/86939877870. Il medesimo è accessibile anche attraverso il sito della Associazione Castelli del Trentino.

Il sabato precedente, ciascun intervento verrà anticipato e introdotto da una intervista al relatore a cura di Daniela Larentis pubblicata su L’Adigetto, il quotidiano on line del Trentino Alto Adige. Da pochi giorni dopo lo svolgimento, nella sezione “Attività” del medesimo sito sarà possibile accedere alla registrazione di ciascun intervento. La partecipazione è valida ai fini dell’aggiornamento IPRASE.

Il primo incontro con il Dottor Carlo Pedrolli


Mercoledì 13 ottobre il relatore sarà il dottor Carlo Pedrolli, Specialista in Medicina Interna, Cardiologia e Scienza dell’ Alimentazione, Direttore Unità ospedaliera di Dietetica e Nutrizione clinica dell’Ospedale di Trento, IL dottor Pedrolli parlerà di «Mangiare bene/mangiare sano in Trentino fra tradizioni e riscoperte».

Membro, fra l’altro, del Consiglio Nazionale Sicurezza Alimentare (con nomina ministeriale), da molti anni Pedrolli insegna Scienze Dietologiche presso il Corso di Laurea in Igiene Dentale e di Scienze Infermieristiche presso l’Università di Verona; è relatore o correlatore a più di 100 tesi di laurea; autore di diverse pubblicazioni, fa ricerca in particolare in tre ambiti: la valutazione dello stato nutrizionale, la disfagia, la ristorazione collettiva.

Durante l’incontro di mercoledì 13 ottobre il dr. Pedrolli tratteggerà i caratteri principali della cucina trentina e dei suoi ingredienti in una prospettiva storica ma anche antropologica: inevitabilmente considerando il nostro essere terra di confine. Rispetto a quella di altre regioni la nostra è una cucina povera sostanzialmente perché è stata per molti anni la cucina dei poveri con ingredienti basici, quasi del tutto provenienti dal nostro ambiente.

La cucina trentina


La massaia trentina ha sempre cercato di mettere insieme il pranzo e la cena con quello che aveva a portata di mano: carne prevalentemente da specie di cortile, formaggio e derivati del latte, uova, qualche pesce d’acqua dolce, alcune verdure di cui alcune conservate come i crauti; frutta raccolta nei campi e nel bosco, i derivati del maiale cresciuto con gli scarti dell’allevamento degli scarsi bovini che in tanti avevano. La cacciagione si è affacciata a queste mense solo molto tardi: i selvatici erano riservati solo alla nobiltà che la consumava durante sontuosi banchetti.

E’ chiara una notevole sovrapposizione delle cucine con i prodotti del mondo germanofono. Per esempio dolci molto conosciuti come lo strudel o lo zelten, vengono da lì; lo stesso si può dire per i canederli, il classico piatto di recupero trentino. Molto minori le sovrapposizioni con la cucina propriamente italiana, anche per la mancanza di alcuni ingredienti.

Una cena in Alta Pusteria significa poter deliziare il palato con piatti locali ammirando le Tre cime di Lavaredo.

Alimentazione e benessere


Ancora, il dr. Pedrolli sottolineerà che la dieta alimentare è la base dello stare bene; il che non significa solo non essere ammalati ma avere una condizione che ci permette di affrontare con gioia e positività la giornata. Non è solo importante mangiare bene, ottimi alimenti, in porzioni corrette, con tecniche di cucina ottimali e salutari; significa anche recuperare la dimensione conviviale del pasto, dedicare tempo alla cucina, insegnare ai nostri figli e nipoti come si fa da mangiare, come si fa la spesa, come si può mangiare bene senza spendere troppi soldi.

Per concludere, il dr. Pedrolli insisterà sul concetto che uno stile alimentare corretto è uno stile nel quale tutti i cibi vengono consumati con equilibrio e moderazione, senza eccedere nell’alcol, senza mai saltare un pasto, bilanciando l’apporto calorico con una ottima attività fisica, privilegiando gli alimenti della dieta mediterranea; quindi i derivati dei cereali, l’olio per condire, il pesce di mare e/o di acqua dolce, abbondante frutta e verdura; il tutto con grande equilibrio e serenità, con un occhio alla bilancia, almeno ogni tanto.

Gli incontri successivi


Mercoledì 20 ottobre sarà poi la volta di Marta Villa, Docente di Antropologia Culturale presso l’ Università di Trento. Il titolo della sua conferenza:  Ricercando sapori e saperi. Antropologia dell’alimentazione in Trentino fra passato e presente.

Mercoledì 27 ottobre, invece, sarà la volta di Danilo Gasparini, Professore di Storia dell’agricoltura  e Storia dell’ alimentazione presso l’Università di Padova e al Master “Cultura del cibo e del vino” di Ca’ Foscari parlerà di: Nutrirsi tra Sette- e Ottocento in Trentino. Dai diari di Angelo Michele Negrelli.

Pietro Marsilli

Per oltre trent’anni Pietro Marsilli ha insegnato Storia dell'arte al Liceo Artistico. Suo principale settore di studio è la storia del­l'arte in Trentino che continua ad insegnare all'Utetd e sulla quale ha realizzato svariati contributi. Giornalista pubblicista e critico, è membro della Società Trentina di Studi Storici, della Accademia Rovere­tana degli Agiati e della Associazione Castelli del Trentino.

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