TRENTO. Un grande evento popolare, tripudio di suoni, colori, amicizia. L’evento clou per i 70 anni della Federazione Corpi Bandistici del Trentino ha trovato il successo di gradimento, di pubblico, di partecipazione che era atteso. Una grande festa che cade in un giorno particolare, la 1° Giornata nazionale dello Spettacolo, istituita dopo il Covid19.
Il lungo serpentone musicale che ha animato domenica mattina le vie di Trento, secondo un itinerario che partiva dai giardini del Muse fino a piazza Dante, ha contato sul calore del pubblico assiepato lungo le vie e le piazze cittadine, per poi arrivare intorno al monumento di Dante.
Dopo alcune esibizioni coreografiche curate dalle bande di Moena, Latzfons, Castello Tesino e Folgaria, illustrate dal mazziere Giuseppe Ferraro, oltre 2300 bandisti hanno intonato insieme gli inni della Federazione, dell’Europa e infine del Trentino. A dirigerli, dall’alto di una posizione sopraelevata, i maestri Claudio Dorigato, Marco Bazzoli e Gianni Caracristi. E non solo: ad augurare buon compleanno alla federazione è arrivato anche il gradito videomessaggio di Andrea Bocelli.
Ad accogliere i circa 2300 bandisti protagonisti di questa grande giornata di musica e comunità un folto palco autorità, con in testa il sindaco di Trento Franco Ianeselli: “Oggi qui c’è tutto il Trentino – ha detto Ianeselli – dietro queste emozioni vi è la capacità organizzativa della Federazione Bande, dietro la musica ci sono amicizia e tradizione, valori che uniscono tre generazioni di bandisti; grazie per quello che fate ogni giorno, con la musica dal vivo che rende tutto più bello”.
A seguire il presidente di Federbande Renzo Braus ha sottolineato il valore della manifestazione clou delle celebrazioni per il settantesimo, rilevando il valore di un “momento di aggregazione e socializzazione dopo un tempo di tremendo silenzio”; quindi il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, salutando i bandisti, i tanti sindaci presenti e il pubblico, ha ribadito come “il Trentino è orgoglioso dei suoi bandisti e di tutto quanto hanno fatto per far crescere il Trentino in questi decenni, mostrando le diversità che lo caratterizzano e il valore e l’unicità del territorio”; Fugatti ha quindi ribadito l’importanza dei tanti giovani attivi nelle bande e presenti per l’occasione.
Ancora l’assessore alla cultura Mirko Bisesti ha rilevato “lo spettacolo di vedere riunite in piazza le comunità e la cultura trentina, una festa per il Trentino, una scommessa da portare avanti in onore di una tradizione plurisecolare”.
Infine, presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder ha parlato di una “festa di ripartenza” dopo un anno e mezzo di forzato silenzio.
Fin dalla prima mattina il parco antistante il Muse ha iniziato ad accogliere le 78 bande che via via si preparavano alla sfilata; la prima a partire è stata quella di Andalo alle 8.45, l’ultima quella di Folgaria.
“La musica oggi scalderà i cuori e anche le mani!” un’esclamazione di tanti, visto la temperatura pungente di prima mattina, stemperata poi dal sole che ha premiato questa giornata. Ma girando tra i gruppi bandistici, quante volte si è sentito dire “Quanto tempo!” nel momento in cui si incontravano colleghi, amici di bande diverse. Una passione che accomuna anziani e giovani: come Stefano, 11 anni, da pochi mesi aggregato alla banda e già protagonista di un evento straordinario.
Nel prato del Muse, nell’attesa di partire per sfilare, si improvvisano mini-concerti che raccolgono gli applausi del pubblico che nel corso della mattina ha accolto l’invito.
Non mancano, naturalmente, i ritardatari, presto indirizzati dai volontari addetti all’organizzazione al corretto posizionamento nel lungo schieramento di sfilata.
“Sono contentissimo – ha detto il presidente Renzo Braus in apertura – una bellissima soddisfazione, una grande festa di ripartenza”.
“Dopo tanto tempo riprende la socialità – dichiara Laura Tabarelli, vicesindaca di Cembra-Lisignago – un momento molto importante che ricuce il rapporto tra il Trentino e le sue bande”.
“L’era ora de ‘nviarse via!” interviene Walter Odorizzi, della banda di Albiano. “Ci mancava tanto tutto questo – aggiunge un anziano bandista di Caldonazzo – eravamo fermi da troppo tempo”, mentre Luca, della banda di Zambana, elogia la Federazione per questa “bella iniziativa”.
Per Giuliano Moser, maestro della banda di Mezzocorona, è “sempre emozionante ritrovarsi, ma di più oggi dopo tanto tempo e tante difficoltà”; “Siamo contenti di esserci – dice Andrea Nervo presidente di Pieve Tesino, mentre Danilo Salvaterra, presidente della banda di Pinzolo, ribadisce la soddisfazione nel ripartire così dopo tanto silenzio forzato; “siamo belli carichi” commenta Francesco Facinelli, bandista d’eccezione, dato che è stato sindaco di Ville d’Anaunia fino al 2020.
Vi sono bande accompagnate da altrettante “bande” di sindaci: come quella dei “Sette comuni” della bassa Val di Non, con i primi cittadini di Campodenno, Contà, Denno, Sporminore e Ton; o quella di Ossana-Vermiglio, per l’occasione insieme a quella di Mezzana. Infine Nicola Politi, mazziere della banda di Cavalese, ricorda “l’importanza del traguardo raggiunto dalla federazione, insieme alla bellezza di essere qui tutti insieme: era importante esserci”.
E quando la festa si è trasferita in piazza Dante, altre scene di simpatica convivialità animano la giornata, con bandisti di tante provenienze socializzare, mentre amici e parenti portano la merenda da consumare tutti insieme.
78 bande in sfilata
1 banda dall’Austria (Schwaz)
2303 bandisti presenti
65 i componenti del Corpo Bandistico di Lizzana, il più numeroso
70 gli anni della Federazione Corpi Bandistici del Trentino
5900 i bandisti attivi in Trentino
41 le bande giovanili attive in Trentino
Oltre 50 i volontari (Gruppo Volontariato Polizia di Stato Trento e Moena; Alpini di Aldeno, Carabinieri in congedo di Aldeno), oltre alla Polizia Municipale
La Federazione dei Corpi Bandistici del Trentino nasce il 24 giugno del 1951 con l’obiettivo di coordinare e supportare i numerosi complessi che all’indomani della guerra andavano formandosi sul territorio provinciale. Fin dal principio si presenta come un organismo deputato all’organizzazione e coordinamento di tutte le iniziative che abbiano come finalità il progressivo miglioramento della qualità tecnico-artistica dei corpi e dei singoli componenti. A muoverla e l’amore per la musica, quale strumento di unione e fratellanza.
A 70 anni dalla fondazione, la Federazione continua a perseguire quei valori, di aggregazione e socializzazione, che l’hanno sempre contraddistinta investendo nella formazione musicale e presentandosi come il punto di riferimento per gli adulti e per i tanti giovani che studiano uno strumento e desiderano entrare in banda.
Oggi la Federazione dei corpi bandistici raccoglie n. 82 corpi bandistici e n. 4 fanfare alpine e 41 bande giovanili, con il meglio delle promesse musicali future. I bandisti impegnati sono complessivamente 5.900, mentre 2.789 sono i ragazzi che studiano strumenti musicali. I concerti realizzati annualmente sono circa 1500. Da ricordare il tradizionale concerto di Natale del 26 dicembre di ogni anno presso l’Auditorium S. Chiara di Trento con le due bande rappresentative della Federazione allo scopo di rappresentare la realtà bandistica in alcune importanti circostanze.
Alla base di tutto una parola, semplice ma importate: “volontariato”, che significa valore aggiunto, passione, tradizione. Una parola che, nelle mani dei corpi bandistici saprà conquistare sempre più giovani e condurre il movimento bandistico tra nuove sfide e traguardi.
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