Ultimo appuntamento con il ciclo di incontri “Torniamo a Tavola”

Andrea Segrè: Perdite agricole, spreco alimentare e dieta mediterranea: visione e impegno del sistema agroalimentare italiano

balanced diet food concept

Mezzolombardo. TORNIAMO A TAVOLA! è il ciclo libero e gratuito di conferenze a cura dell’ Associazione Castelli del Trentino di Mezzolombardo che, con la cordiale collaborazione dell’ Associazione Rosmini di Trento, si tiene in modalità webinar dal 13 ottobre al 24 novembre tutti i mercoledì dalle 17 alle 18.30. Per tutti gli incontri il link  è  https://us02web.zoom.us/j/86939877870 . Il medesimo è accessibile anche attraverso il sito della Associazione.

Il sabato precedente, ciascun intervento viene anticipato e introdotto da una intervista al relatore a cura di Daniela Larentis pubblicata su L’Adigetto, il quotidiano on line del Trentino Alto Adige. Pochi giorni dopo lo svolgimento, nella sezione Attività del medesimo sito è possibile accedere alla registrazione di ciascun intervento. La partecipazione è valida ai fini dell’aggiornamento IPRASE.

Il relatore


Il ciclo in questione si concluderà mercoledì 24 novembre con l’ intervento di Andrea Segrè su un argomento a lui assai caro: Perdite agricole, spreco alimentare e dieta mediterranea: visione e impegno del sistema agroalimentare italiano.

Dal 2000 Professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata presso l’Università di Bologna e fondatore della campagna Spreco Zero, Andrea Segrè è stato preside della Facoltà di Agraria (2005-2012) e direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari (2012-2015), ha insegnato Economia circolare all’Università di Trento (2015 -2018). Dal 2015 al 2020 è stato presidente della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Attualmente è presidente della Fondazione F.I.CO e del Centro Agroalimentare di Bologna.

Filiera produttiva e spreco alimentare


Interessato specificatamente a studiare, e applicare, i fondamenti dell’ecologia economica, circolare e sostenibile, nel corso della conferenza focalizzerà l’attenzione sul collegamento (non vistosissimo, ma concreto: ce lo spiegherà) fra le perdite agricole in campo e le eccedenze alimentari lungo la filiera, lo spreco domestico nelle nostre case e l’adozione di una dieta sana e sostenibile come la dieta mediterranea.

Gli obiettivi della campagna «Spreco Zero», della quale è il fondatore, sono proprio quelli di sensibilizzare tutti noi, cittadini, produttori, distributori, istituzioni, politici, al tema dello spreco. Lo spreco, infatti, rappresenta un insostenibile costo ambientale, economico e sociale che deve essere azzerato, e lo si può fare partendo dall’educazione alimentare. La lotta agli sprechi alimentari contribuisce alla sostenibilità e al riscaldamento globale in modo enorme: ciò che si spreca a livello globale, circa un terzo della produzione, rappresenta il terzo produttore di gas climalteranti, dopo Stati Uniti e Cina. La tesi del professor Segrè, molto pratica, è che è da noi che dobbiamo incominciare: azzerare lo spreco domestico e lo spreco calorico, promuovere diete sane e sostenibili. Se iniziassimo da subito, a livello globale potremmo dare un grande contributo alla riduzione di gas a effetto serra.

In tema di spreco alimentare fra i consumatori italiani non c’è ancora una reale consapevolezza collettiva che induce le persone a cambiare comportamento rispetto al passato, ma la sensibilità sta aumentando. L’ultimo dato fornito da Waste Watcher, l’osservatorio internazionale su cibo e sostenibilità, è ancora molto alto, si tratta di uno spreco pro capite settimanale di 529 grammi e comprende prodotti importanti per la nostra dieta, a incominciare da frutta e verdura, pane fresco e latte.

La metodologia adottata dall’Osservatorio Waste Watcher è un’indagine a campione stratificato. L’Osservatorio si propone di fornire alla collettività strumenti di comprensione delle dinamiche sociali, comportamentali e degli stili di vita che generano e determinano lo spreco delle famiglie. Le cause principali dello spreco sono infatti l’inconsapevolezza, la non programmazione, la mancata osservazione delle scadenze. Anche in Trentino nei programmi scolastici è spesso inserita l’Educazione alimentare, anche se non in modo organico, ma si può e si deve fare di più.

La pandemia ha fatto aumentare la povertà, ma c’è stato un effetto positivo della pandemia, soprattutto durante il lockdown; questo stare tutti a casa, cucinando, facendo la spesa mirata, usando al meglio il frigorifero, ha diminuito notevolmente lo spreco alimentare. È aumentata la consapevolezza del valore del cibo, c’è stato un calo, rispetto al 2019, di quasi il 12% per ciò che riguardo lo spreco domestico. Adesso si tratta di mantenere queste buone abitudini.

Fra i suoi tanti libri, il professor Segrè è autore anche di Il metodo spreco zero, pubblicato da Rizzoli. È un manuale di Economia domestica, come si diceva una volta, oggi di Educazione alimentare, che offre dei suggerimenti pratici a tutti: come fare la lista della spesa; come trasportare i prodotti dal supermercato a casa senza farli deperire; come usare il frigorifero, scegliendo temperature diverse, scomparti diversi, optando per la rotazione dei prodotti; come leggere le etichette, le scadenze; come cucinare ciò che avanza; come fare la raccolta differenziata e molto altro. Tutti accorgimenti che aiutano ad avere, provare per credere, il bidone della spazzatura vuoto, evitando ogni spreco.

Per oltre trent’anni Pietro Marsilli ha insegnato Storia dell'arte al Liceo Artistico. Suo principale settore di studio è la storia del­l'arte in Trentino che continua ad insegnare all'Utetd e sulla quale ha realizzato svariati contributi. Giornalista pubblicista e critico, è membro della Società Trentina di Studi Storici, della Accademia Rovere­tana degli Agiati e della Associazione Castelli del Trentino.

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