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Ci ha lasciati Padre Luigi Moser

Lavis. Ci siamo incontrati per caso qualche mese fa e subito hai fatto breccia nel nostro animo con una delicatezza ma una forza fuori del comune. Volevi parlare dell’Africa, del tuo lavoro, della tua vita! Volevi accompagnarci in un viaggio virtuale per farci sentire più vicini a quella terra lontana che tanto hai amato. Noi nel nostro piccolo abbiamo cercato di collaborare alla tua missione e tu hai subito accettato con entusiasmo di collaborare con il nostro giornale.

La settimana scorsa un tuo ultimo messaggio, era il 17 novembre:

Ciaoooo, tra una settimana sarò a casa per la cardioversione il 3 dic. Resterò, per controlli fino a metà dicembre, magari ci vediamo o possiamo organizzare un’altra emissione via IlMulo?

Aspettavamo il momento per rivederci. Chissà cosa ti saresti inventato. Un’altra diretta? Un altro articolo? Un incontro dal vivo?

E poi ieri la notizia dei Missionari Comboniani “Con dolore annunciamo la notizia della morte di P. Luigi Moser jr., avvenuta oggi a N’Djamena (Ciad) per problemi cardiaci insorti dopo intervento neurochirurgico post-traumatico. RIP”.

Francamente non ce l’aspettavamo, noi! Tu forse si! Quante volte ci hai detto di questo tuo cuore malato che ti dava non pochi pensieri. Un cuore “organo” forse troppo debole per stare dietro alla tua forza e volontà e forse troppo piccolo per contenere il tuo cuore “sentimento” che ha abbracciato almeno due continenti e migliaia di persone.

Ci hai raccontato che per te la felicità non era lasciarsi vivere nell’agio e nella vita pigra che avresti potuto fare a casa tua in Trentino. Hai saputo trovare la gioia nella missione e ti sei sentito a casa in Africa.

Hai creduto fortemente nella forza della comunicazione, in tutte le sue forme. Hai parlato agli altri di persona, via radio, via televisione, con la musica e anche attraverso i social sfruttando tutto quello che era possibile per condividere emozioni e sentimenti, per avvicinare le persone.

Grazie per aver condiviso con noi un tratta della tua strada. Avremmo voluto fosse più lungo ma evidentemente i progetti erano altri.

Vogliamo ricordarti con i messaggi che ci hai lasciato.

Ciao!


Leggi anche – Diario dalla mia missione – I racconti di Padre Luigi Moser


 

 

 

 

Redazione

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