Pergine. Nel 1884, all’indomani della Terza Guerra di Indipendenze, il genio militare della fortezza di Trento, al termine della costruzione della linea difensiva Civezzano-Marzola-Valsorda, iniziò la progettazione di un nuovo sistema difensivo.
A capo di questo nuovo progetto troviamo il colonnello Julius Vogl, che inaugurò un nuovo modello fatto di fortezze costruite in pietra e rinforzate con cupole e corazze di acciaio, capaci di ospitare fino a 140-180 uomini e dotate di cucina, cisterna per la raccolta dell’acqua, sala generatore e alloggi dei soldati. Queste fortezze erano armate con cannoni da 12 cm M80 e da mortai/obici in cupola corazzata girevole a 360°. In caso di attacco, i forti erano in grado di supportarsi reciprocamente, con traiettorie a tenaglia.
In Valsugana, i forti di Tenna e delle Benne, che assieme formavano “lo sbarramento di Tenna”, furono costruiti fra il 1884 e il 1889. Dal 1900 fino al 1914 l’intera area fu interessata da un continuo aggiornamento militare con la costruzione di nuove postazioni a difesa dell’intero settore. Il perimetro delle due fortezze era infatti ben difeso da trincee, reticolati e postazioni per mitragliatrici. Le comunicazioni fra i due forti e il comando centrale di Trento avveniva mediante telefono, telegrafo e tubi ottici.
Per la loro costruzione fu impiegata manodopera locale. Furono costruite nuove strade e una teleferica trasportava il materiale da costruzione dalla vicina cava a Visintainer al Forte Tenna.
Alla popolazione civile era inoltre vietato avvicinarsi alle aree soggette all’autorità militare. E la vegetazione dovette lasciare posto al filo spinato e alle postazioni a difesa del perimetro delle due fortezze.
Nel 1906 l’area fu interessata da esercitazioni e prove di tiro che imposero la chiusura di alcune strade. Un fatto, come riportato dai giornali dell’epoca, che causò danni economici al settore bacologico della Valsugana.
Per saperne di più vi rimandiamo ai video de LA GRANDE GUERRA IN 5 PASSI
FORTE COLLE DELLE BENNE
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