Pressano. Oggi è cominciato un nuovo anno scolastico per i ragazzi del Trentino. L’emozione di un nuovo inizio è sempre molto forte e nel caso dei giovani di Pressano questo sentimento è stato particolarmente intenso. Dopo anni di “esilio” a Lavis, finalmente oggi hanno potuto tornare nella loro scuola.
Il vecchio edificio, in pieno stile fascista, era stato costruito nel 1938-39 su progetto dell’ingegner Giovanni Lorenzi. Alla sua costruzione avevano contributo molti censiti di Pressano, prestando mano d’opera gratuita, per permettere ai ragazzi della frazione e dei masi di avere uno spazio adeguato per la loro istruzione.
Per quasi settant’anni la scuola ha assolto il suo compito, ospitando generazioni di pressanotti. Negli ultimi anni, però, limiti strutturali e di spazio hanno indotto l’amministrazione comunale a proporre un nuovo progetto. L’edificio è stato chiuso e demolito e i ragazzi hanno dovuto spostarsi a Lavis, presso le scuole Clementi, per poter frequentare le lezioni.
I tempi delle pubbliche amministrazioni – si sa – non sono brevi, ma finalmente quest’anno i ragazzi delle elementari di Pressano hanno potuto riappropriarsi dei loro spazi e tornare a frequentare la scuola del loro paese.
Si tratta di una edificio moderno e pieno di luce. Le ampie vetrate delle classi si affacciano sui vigneti e sulla valle. Le austere architetture fasciste sono state sostituite da un edificio che si integra, e quasi si nasconde, nelle geometrie del territorio che lo circonda. Oltre alle classiche aule per le lezioni sono previsti ampi spazi comuni, laboratori e tutto quello che serve per una didattica moderna e dinamica.
Possiamo quindi immaginare lo stupore e l’emozione che devono aver provato i giovani studenti di Pressano questa mattina al suono della campanella.
Buon anno scolastico!
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