Lavis. Lunedì 19 dicembre si è svolto l’incontro di presentazione ai genitori di alcune classi della Scuola Secondaria “A. Stainer” del progetto di Mediazione dei conflitti tra pari.
Il progetto era partito già con l’inizio della scuola a settembre con la formazione di un gruppo di docenti fortemente motivate sotto la guida di un team di esperti dell’Istituto di Mediazione di Brescia, che da anni lavora nell’ambito della mediazione scolastica. Le docenti si sono preparate per diventare a loro volta formatrici degli alunni che avranno il ruolo di mediatori rispetto a compagni che dovessero trovarsi in situazione di conflitto. Ora la palla passerà ai ragazzi che diventeranno gli attori principali di questo progetto.
La mediazione scolastica fra pari propone agli alunni di prendersi cura della loro conflittualità attraverso un percorso che valorizza il processo di lavoro (come stiamo affrontando il conflitto) più dell’esito (cosa abbiamo deciso di fare). Il mediatore non giudica l’accordo preso dai litiganti perché è interessato al modo attraverso il quale si arriva all’accordo stesso.
Il conflitto diventa dunque occasione di approfondimento e cura della relazione: un’opportunità per una riflessione sul tema delle emozioni, in funzione di una maggiore autonomia da parte dei ragazzi nello stabilire e trovare insieme, in situazioni di contrapposizione, degli accordi possibili.
Il valore aggiunto, in questa esperienza, è quello di favorire la diffusione di esperienze e competenze nel gruppo dei pari, attraverso un percorso in cui saranno gli studenti e le studentesse a sostenere e facilitare il dialogo fra le parti. L’insegnante, con un necessario cambio di prospettiva, si limiterà ad accompagnare l’esperienza in modo vigile, ma esterno.
All’interno della scuola ci sarà anche un luogo dedicato per mettere in atto questa mediazione tra pari: lo spazio di mediazione. Si tratta di un’aula disponibile in orario scolastico e gli alunni potranno accedervi attraverso un’iscrizione libera, pur se talvolta suggerita dagli insegnanti o dai compagni di classe.
Attraverso questo progetto la Scuola intende quindi sostenere gli alunni nello sviluppare numerose competenze: prosociali, relazionali, di cittadinanza. Non secondariamente, l’azione favorisce una maggior consapevolezza delle proprie emozioni ed una maggiore capacità di gestirle. La finalità ultima è quella del raggiungimento del Ben-essere a scuola e, per estensione, nella vita sociale presente e futura.
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