Lavis. Sarà un vero e proprio revival, carico di ricordi, nostalgia, teatro e poesia, quello programmato per sabato 4 marzo alle 21 all’Auditorium Comunale di Lavis in piazzetta degli Alpini. Una degna conclusione questa, delle ricca serie di festeggiamenti organizzati dagli “Amici di Italo” proprio per celebrare il centenario dalla nascita (1922 – 2022) dell’indimenticabile scrittore, poeta, commediografo e artista lavisano. Serata che porta un titolo emblematico e carico di ricordi appunto: “Mi sento ancor la voze“.
Si tratta di un ricco programma con letture di poesie, canti delle sue canzoni, ricordi del Coro Scarpon e degli “Amici Scarponi”. Ancora spezzoni di commedie, brani, ma soprattutto tanti, tantissimi ricordi da parte appunto degli “Amici di Italo” e di tutti i suoi ragazzi della filodrammatica a lui dedicata.
Saranno infatti loro che faranno gli onori di casa sul palcoscenico, narrando e raccontando i momenti più salienti e impegnativi passati insieme al loro regista. Momenti indimenticabili sui palcoscenici di casa e su quelli dell’intero Trentino, ma anche quelli della ribalta nazionale con la trasferta a Cava dei Tirreni dove venne messa in scena la pluripremiata commedia di Italo “Una storia per Rosalba”. Anche di quest’ultimo lavoro saranno presentati aneddoti e spezzoni vari grazie alla presenza dei due interpreti principali di allora, Maria Grazia Ferretti ed Enrico Weber, nelle vesti di scena rispettivamente della bella Rosalba e del pastorello Francesco .
Alla serata di sabato presenzieranno anche il presidente della Cofas Gino Tarter e tanti altri amici autori, colleghi ed estimatori di Italo. Per dovere di cronaca i festeggiamenti per il centenario erano iniziati ancora la scorsa estate con l’appuntamento poetico vicino al Municipio in occasione dei Porteghi & Spiazi 2022, poi proseguiti con i cinque concerti serali al Parco Urbano dove si sono esibiti alcuni tra i migliori cori del Trentino. Nel 2023 le celebrazioni sono continuate con le tre recite teatrali di febbraio all’Auditorium Comunale.
Ora non ci resta che attendere l’appuntamento di sabato sera, al quale è invitata tutta la popolazione. Nell’attesa non dimentichiamoci di ricordare la sua celebre e familiare frase che girava tra gli addetti ai lavori ad ogni inizio commedia in mezzo alle quinte e ai tendaggi dei vari palcoscenici. Italo diceva sempre, arrivata l’ora di iniziare:
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