Margone. Mi sono imbattuto in questa storia per caso e mai avrei pensato che la storia della radio italiana potesse essere passata da una piccola frazione della Valle dei Laghi. Nell’abitato di Margone, che oggi conta meno di cinquanta abitanti, esiste tutt’ora un ampio caseggiato affacciato sulla valle sottostante. Questo complesso, edificato negli anni Sessanta, ora è abbandonato ma per anni è stato un luogo che a suo modo ha fatto la storia. È stato un locale molto conosciuto in zona, il Bar Blu, ma sopratutto è stato il luogo dove è nata una delle prime radio private in Italia, Radio Dolomiti.
Fino alla prima metà degli anni Settanta, in Italia la trasmissione via etere era consentita solo allo stato. Le trasmissioni radiofoniche e televisive erano quindi esclusivamente quelle della Rai. Solamente nel nord Italia era possibile ricevere il segnale di alcune emittenti estere che trasmettevano anche in lingua italiana, come Radio Capodistria e Radio Montecarlo.
I privati quindi non erano autorizzati a trasmettere dal territorio italiano. I tempi però stavano cambiando e anche il progresso tecnologico stava aprendo la strada all’iniziativa di qualche pioniere e questo spinse il legislatore a modificare la legge. Con una sentenza del 1976 la Corte costituzionale sancì di fatto la fine del monopolio statale sulle telecomunicazioni: venne liberalizzata la trasmissione via etere in ambito locale. Le radio private ebbero così copertura legale e da allora poterono moltiplicarsi su tutto il territorio nazionale diventando di fatto radio libere.
E proprio in questo contesto si inserisce la storia di Radio Dolomiti a Margone.
Alla fine degli anni Sessanta Angelo de Tisi era un commissario di bordo sulle navi da crociera che solcavano i mari dei Caraibi. Ogni volta che con la nave attraccava ad Aruba, dalla sua radio poteva sentire un’emittente locale che dava il benvenuto alla nave e ai turisti. Per l’epoca era una cosa fuori del comune poter sentire via radio un saluto personalizzato. Questa piccola emittente locale trasmetteva qualche notizia, un po’ di pubblicità, dediche personalizzate e tanta musica e questo accese una lampadina nella testa di Angelo.
Come detto però in Italia in quegli anni c’era il monopolio statale e in radio era possibile ascoltare solo notizie, dibattiti politici e pochissima musica. Una palinsesto non proprio accattivante. Una radio come quella di Aruba sarebbe stata rivoluzionaria ma i tempi non erano ancora maturi.
Qualche anno dopo Angelo dovette rientrare a Margone e da un suo amico venne a sapere che anche in Italia si stava muovendo qualcosa nel mondo delle radiotrasmissioni.
“Ma lo sai cha a Zocca di Modena c’è uno che ha iniziato con la radio?”. Ecco la notizia che Angelo stava aspettando. Senza attendere oltre si mise subito in contatto con questo ragazzo. E qui la nostra storia comincia a farsi interessante. Anche ai meno esperti di musica la località di Zocca dovrebbe ricordare qualcosa e se vi dico che il giovane di cognome fa Rossi immagino abbiate già indovinato con chi si mise in contatto Angelo.
Il gjovanissimo Vasco Rossi il 10 marzo del 1975 aveva fondato una sua radio, Punto Radio,che rappresenta forse la prima esperienza di radio privata in Italia. Le trasmissioni iniziarono ufficialmente il 21 settembre e Vasco oltre ad esserne l’amministratore era anche il principale DJ della radio.
L’incontro con Vasco permise ad Angelo di superare gli ultimi dubbi. Vasco gli spiegò come trasmettere in FM e lo aiutò a mettere in funzione trasmettitore e antenna a Margone. Tutto era pronto per cominciare a trasmettere sulla frequenza 101.5.
Il 24 dicembre, pochi mesi dopo l’inizio delle trasmissioni di Radio Punto a Zocca, anche il Trentino aveva la sua radio privata e alle ore 18 Angelo de Tisi esordì con la celebre frase “Questa è Radio Dolomiti che trasmette da Margone di Vezzano”.
Con le frequenze libere Radio Dolomiti riusciva a trasmettere non solo in tutto il Trentino ma anche in altre regioni del Nord Italia. La programmazione era innovativa e di fatto ricalcava quanto Angelo aveva sentito nei Caraibi qualche anno prima: qualche notizia, tanta musica e tanto spazio all’intrattenimento del DJ che aveva a disposizione anche un numero di telefono per dialogare in diretta con gli ascoltatori.
Il primo sponsor della radio arrivò poco dopo le prime ore di trasmissione. Il proprietario dell’Hotel Daino di Pietramurata chiamò per chiedere di fare passare in radio la pubblicità per il suo cenone di capodanno.
Altro elemento innovativo furono le dediche degli ascoltatori. Erano talmente numerose che i tempi di attesa divennero lunghissimi. Per limitarle Angelo pensò di prendere in considerazione solo quelle che arrivavano via posta con all’interno un valore bollato. Nonostante questo la redazione era comunque sommersa di lettere, segno che anche i trentini avevano bisogno di qualcosa di diverso e cercavano di comunicare attraverso questo nuovo mezzo.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Da quello studio di trasmissione sperduto nella Valle dei Laghi dove il solo Angelo de Tisi passava ore e ore davanti al microfono, la radio è cresciuta diventando una vera e propria impresa. Sono arrivati collaboratori e tecnici, tanti sponsor e ascoltatori sempre più affezionati. Sono stati aperti gli uffici amministrativi a Trento continuando però per anni a trasmettere da Margone. Poi lo sviluppo tecnologico e la necessità di una gestione più pratica hanno portato a concentrare tutto nel capoluogo, lasciando a Margone solo il fascino e il ricordo di un’impresa pionieristica che ha tracciato un solco seguito poi da molti altri.
Nel 2000 Angelo ha ceduto la propria attività al gruppo Editoriale Gelmi che poi lo ha ceduto a suo volta nel 2018 al gruppo Athesia: una bella storia che continua da oltre quarant’anni.
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