Lavis. Martedì 19 marzo alle ore 21, presso l’Auditorium comunale di Lavis, terza e ultima serata per la rassegna di film archeologici a Lavis, organizzata dall’Associazione Culturale Lavisana, in collaborazione con il Comune di Lavis e con il RAM film festival di Rovereto. I film sono in edizione italiana, curata dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto, che organizza il RAM film festival raccogliendo documentari da tutto il mondo e conservandoli nel proprio archivio.
Si inizia con il pluripremiato film d’animazione Lo Spruzzatore di Farnoosh Abedi (Iran, 2022, durata: 9’), vincitore anche del premio “Cultura animata” dell’ultima edizione del RAM film festival, assegnato da una giuria di esperti, che ha giudicato l’opera di grande qualità per la modellazione tridimensionale e l’animazione in computer grafica, oltre che per l’impianto narrativo.
Il film parla del rapporto dell’uomo con la natura, utilizzando il genere cosiddetto distopico, ovvero rappresentando una realtà futura immaginaria in cui si realizzano problematiche del presente considerate profondamente negative.
Nel mondo desolante e violento descritto dal film Lo Spruzzatore, dove è vietato coltivare piante, un esercito ha il compito di avvelenare qualunque forma vegetale prima ancora che cresca. Tuttavia in questo scenario terribile si apre uno spiraglio di speranza, quando uno dei soldati vede un piccolo arbusto piantato nella polvere e inizia a porsi delle domande.
Nel secondo film La vera storia dei pirati si indaga dal punto di vista storico la pirateria, una tematica che ha sempre profondamente ispirato la letteratura e il cinema con racconti fantastici: si pensi a L’isola del tesoro (Treasure Island, 1883) di Robert Louis Stevenson, al classicissimo autore italiano Emilio Salgari (1862-1911) e ai suoi corsari, o al più recente ciclo cinematografico della Disney Pirati dei Caraibi.
La vera storia dei pirati è un film di Stéphane Begoin (Francia, 2022, durata: 52’) che racconta chi fossero veramente questi uomini diventati leggendari, attraverso i risultati di ricerche storiche e archeologiche recenti. La prima indagine è condotta da archeologi subacquei nella parte occidentale dell’Oceano Indiano, al largo dell’isola Mauritius, dove sono stati localizzati i resti della famosa nave pirata Speaker, affondata nel 1702. Finora sono stati scoperti solo pochi relitti di navi pirata e quindi rari sono gli elementi raccolti e analizzati. Ulteriori ricerche sono in corso sull’isola di Sainte-Marie, nel Madagascar: qui i pirati avevano trovato il luogo ideale in cui vivere e rifugiarsi tra un viaggio e l’altro, in una baia ben protetta e difendibile per conformazione territoriale.
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