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Cantascuola 2024, ha vinto Maria Sicher. Secondo Gabriel e terza Isabel

LAVIS. Si chiama Maria Sicher la vincitrice del Cantascuola 2024, il concorso canoro dell’Istituto comprensivo di Lavis giunto alla diciottesima edizione: è stata incoronata venerdì sera, di fronte all’auditorium stipato di gente. Ha vinto proponendo forse la canzone più originale, Tattoo di Loreen, la cantante svedese che, guarda a caso, aveva vinto anche lei un concorso canoro: l’Eurovision.

E in effetti anche il concorso di Lavis talvolta assume un sapore internazionale, con canzoni scelte fra quelle che più vengono ascoltate dai ragazzi su Spotify, anche se in effetti vengono scelte perlopiù canzoni italiane (ma su questo punto torneremo dopo).

Il podio


Intanto c’è da completare il resto del podio. Secondo è arrivato Gabriel Muca con Grande amore de Il Volo. Terza invece Isabel Caset con La notte di Arisa. Ma se questi sono stati i vincitori, come sempre al Cantascuola gli applausi se li sono guadagnati tutti i finalisti: 25 in totale, alle prese con l’emozione di cantare di fronte a un pubblico sempre in fermento, talvolta persino un po’ troppo (ma d’altronde stiamo parlando di adolescenti, fra l’altro a pochi giorni dalla fine della scuola, nonostante le temperature quasi autunnali).

Il Cantascuola


Facciamo un passo indietro per quei pochi che ancora non sanno cosa sia il Cantascuola. È un concorso musicale nato dall’idea di un professore di musica, Marco Bazzoli, nel 2003 ad Aldeno (e poi dal 2006 a Lavis), quando ancora in Italia non esistevano i talent show. L’idea era di iniziare un percorso all’interno delle classi, che portasse poi a uno spettacolo musicale di fronte a una platea. Come a ogni vero concorso, alla fine c’è un vincitore. Ma l’insegnamento del Cantascuola coinvolge tutti i ragazzi: quelli che fanno il tifo, quelli che provano a partecipare e quelli che comunque sfidano i propri limiti.

Quest’anno si sono iscritti in 178, provenienti dalle 17 classi della scuola media (la scuola secondaria di primo grado), preparati dai due insegnanti di musica: oltre a Bazzoli, la professoressa Maria Pasca.

La finale


Considerando che dai 178 iscritti ne sono rimasti solo in 25 per la finale, tutti loro sono stati comunque dei vincitori, e vale la pena elencarne i nomi, nell’ordine rigorosamente alfabetico: Cristian Cirasola, Giulia Clementel, Isabel Caset, Giulia Degasperi, Stefano Degasperi, Gloria Filippi, Elisa Foresti, Amber Hyka, Denis Iob, Anita Manca, Rachele Moser, Gabriel Muca, Noemi Nicolini, Rossella Pilati, Damiano Pilati, Annamaria Nicoleta Rotarescu, Maria Sicher, Rita Sicher, Isabel Taccaglino, Teodora Trojic, Elena Sofia Tudorancea, Martina Velazquez, Julia Voci, Margherita Zalla e Bianca Zanghellini.

A loro va innanzitutto il merito di aver proposto uno spettacolo che, ogni anno, coinvolge i compagni di classe, tutti pronti a fare il tifo, con cartelli e muovendo gli smartphone a tempo, come una volta si faceva con gli accendini. A mantenere unita la “generazione Cantascuola”, costruita negli anni, c’è anche il fatto che alcuni vincitori del passato poi tornano a esibirsi: quest’anno è toccato a Anna Schifano, che aveva vinto nel 2023. E a Ketty Falzi, vincitrice nel 2016.

Le canzoni


Tornando alle altre canzoni, chi segue da un po’ di tempo il Cantascuola si accorge che ci sono alcuni brani che tornano ogni anno, quasi avessero una presa particolare sui ragazzi: come Straordinario di Chiara Galiazzo o La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini. E ci sono poi novità, più aderenti alle classifiche più recenti, come le canzoni di Angelina Mango e Annalisa.

Il Cantascuola è dunque anche uno spaccato sulla musica che piace a chi sta crescendo e che è sempre alla ricerca di una colonna sonora. Per dare un senso ai loro anni più complicati, alle prime cotte e ai primi malanni, alle notti d’estate e anche ai concorsi canori, vissuti nel cuore del loro paese.

Daniele Erler

Giornalista professionista, laureato in storia, ideatore e direttore de ilMulo.it. Ha lavorato a Roma nella redazione del quotidiano Domani, di cui è stato caposervizio. Ha scritto per il Trentino, il Fatto Quotidiano e laStampa.it. È stato direttore dell'Associazione Culturale Lavisana. (Scrivi una mail)

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