
In sala sarà presente anche un mercante vichingo che ci permetterà di vedere dal vivo un erede di queste importanti e misteriose popolazioni del nord Europa

Lavis. L’ultima serata della rassegna di cinema archeologico al Teatro Auditorium Comunale di Lavis, martedì 25 marzo dalle ore 20.30, si aprirà con un momento di rievocazione storica, per introdurre il documentario sui Vichinghi.
L’iniziativa, giunta alla sua settima edizione, è organizzata dall’Associazione Culturale Lavisana, in collaborazione con il RAM film festival di Rovereto e con il sostegno del Comune di Lavis.
Il mercante scandinavo del X secolo
Il nostro ospite Marc Ferrè impersonerà un mercante scandinavo del X secolo, proveniente dal prestigioso emporio di Birka in Svezia, dove gli scambi commerciali, seguendo la Volga verso Sud, arrivavano fino a Costantinopoli. Il suo abbigliamento ci racconta la sua storia: la fibula in bronzo che sorregge il pesante mantello in lana blu, alquanto costoso, denota un rango sociale intermedio. Alla cintura, con fibbia e puntale in bronzo, porta il “tarsoly”, un borsello di stampo magiaro, all’interno del quale conserva l’occorrente per l’accensione del fuoco. Indossa pantaloni a sbuffo di tradizione est europea, delle fasce mollettiere in lana tipicamente scandinave e delle scarpe in cuoio.
Oltre alla bilancia, strumento essenziale per il commercio di seta e pellicce, ha con sé una spada, arma necessaria non solo per difendersi durante i lunghi viaggi commerciali, ma anche da utilizzare per approfittare a sua volta di altre carovane mercantili poco difese, insieme ai suoi compagni di viaggio, talvolta mercenari. Nella cassettina di legno con serratura di ferro conserva i suoi preziosi averi: monete di argento di diversa origine (araba, anglosassone, franca, danese), strumenti per il cucito e una “pietra di tocco”, essenziale per identificare e riconoscere l’argento puro dalle leghe impure.
Il documentario sui Vichinghi
Di produzione francese, il documentario ha per protagonista Benjamin Brillaud, alias Nota Bene, divulgatore storico su YouTube, che spiega le più recenti scoperte sui Vichinghi, considerati da sempre barbari sanguinari, avventurieri e saccheggiatori.
In Scandinavia nell’VIII secolo non esisteva un regno unificato ma un insieme di società coi loro leader locali. Ribe in Danimarca è l’insediamento più antico, dove gli archeologi hanno trovato i resti di un porto mercantile. I reperti che emergono descrivono un popolo di abili artigiani, dalla cultura raffinata, dedito alle arti e alla musica. Grazie al loro ingegno costruirono navi potenti e, salpando per lunghi viaggi sia per mare sia per fiume, si imposero nel commercio e nelle razzie. Nei documenti medievali i cronisti cristiani insistono proprio sulla crudeltà e sulla barbarie delle loro incursioni.
Uno studio genetico sugli scheletri dei Vichinghi ha permesso anche di effettuare ricostruzioni dei volti, e non tutti rientrano nello stereotipo dell’uomo biondo con gli occhi chiari.
Intorno all’860 i Vichinghi scoprirono l’Islanda, che progressivamente colonizzarono, fondando insediamenti stanziali. Sotto l’aspetto politico e legale in Islanda non c’era un re con potere assoluto, ma capi locali che si riunivano una volta all’anno, nel cosiddetto Althing, che viene considerato il primo parlamento europeo.
Auditoriun Comunale di Lavis
Martedì 25 marzo ore 20.20
Ingresso libero
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