Il 21 maggio sarà una giornata interamente dedicata all’Europa con l’inaugurazione della panchina blu, l’incontro con le nostre esperte e la musica degli Jesterday
Lavis. Sabato 21 maggio Lavis si tingerà di blu stellato per celebrare l’Europa nel secondo appuntamento di WakEUp. Una giornata durante la quale, in più forme, ci si potrà avvicinare all’UE.
Il programma prevede di iniziare alle ore 15.30 con l’inaugurazione di una “panchina blu” dedicata a David Sassoli. Dalle 17.00 saranno ospiti la Prof.ssa Arianna Miorandi, docente all’Università di Milano e consigliera a Rovereto, e l’On. Emanuela Rossini, già presente nelle passate edizioni di WakEUp. Con loro si parlerà della politica estera europea. Rimarranno poi per un momento informale in cui sarà possibile dialogare con loro e con i ragazzi del Servizio Civile Internazionale attualmente in Trentino. Chiude il programma la musica degli Jesterday, gruppo lavisano.
Per dare un assaggio di sabato si propone l’intervista alla Prof.ssa Miorandi, che lancia molti spunti e anticipa alcuni dei temi che saranno approfonditi. Nella locandina il programma completo.
Intervista alla Prof.ssa Arianna Miorandi
Si definisce europeista? Ha fiducia nell’Unione Europea?
Sì, mi definisco un’europeista. Ho fiducia nell’Unione Europea perché, come diceva David Sassoli, l’Unione Europea non è un incidente della storia ma è il risultato di un percorso e dell’impegno di coloro i quali sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la storia del nostro continente. La UE ci ha garantito e ci continua a garantire la nostra libertà e la nostra indipendenza.
Far parte dell’UE è una grande opportunità: basti pensare alla libertà che abbiamo di studiare, viaggiare, lavorare e vivere in un qualsiasi paese dell’UE o ai fondi investiti dal Next Generation Eu che avranno un impatto importante, soprattutto in Italia. Difficile immaginare il futuro di tutti noi fuori dall’Europa.
Ha votato alle ultime elezioni europee? Senza dire per chi, ci spieghi perchè?
Sì, assolutamente. Il diritto di voto è una delle forme di libertà individuale più importanti che abbiamo e una delle massime forme d’espressione democratica. Votare alle elezioni è un nostro diritto, che molti danno per scontato, ed è anche un dovere di noi cittadini dell’Unione Europea. Il Parlamento europeo è l’unica istituzione che ci rappresenta come cittadini europei, votata direttamente da tutti i cittadini (500 milioni di persone) e le sue decisioni influenzano le nostre vite.
In mano a chi è oggi l’Unione Europea?
Non credo sia corretto chiedersi a chi sia in mano. L’Unione Europea è nelle mani di tutti i governi che rappresentano i Paesi aderenti e di tutti i cittadini europei che, con il loro voto, scelgono i propri rappresentanti all’interno delle istituzioni. Bisognerebbe invece approfondire il tema della necessità di rifomare le istituzioni europee per affrontare le nuove sfide e le nuove crisi.
Può essere l’Europa un polo distinto e indipendente sul panorama internazionale?
È un tema complesso ma estremamente attuale. Se fino a pochi mesi fa le crisi di politica estera si sono verificate fuori del sistema dell’Ue, oggi la guerra è arrivata nel cuore dell’Europa e ha scosso tutti i governi e i cittadini dell’Unione. La guerra in Ucraina sta avendo conseguenza importanti all’interno dell’Europa così come nel sistema internazionale e ci pone con urgenza il tema e la necessità di una politica estera europea e di una difesa comune. Per affrontare le drammatiche necessità poste dalla guerra e della conseguente crisi economica, energetica e umanitaria, è necessario incrementare ancora di più la cooperazione fra i Paesi membri affinché l’Unione Europea possa svolgere un ruolo determinante e più incisivo per raggiungere prima possibile la fine del conflitto.
L’appuntamento è fissato per sabato 21 maggio, alle ore 15.30 in Piazzetta degli Alpini.
A moderare l’incontro sarà presente Mattia Frizzera.
Commentate le domande che vorreste porre alle ospiti: saranno raccolte e proposte durante l’incontro di sabato!
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