Un momento di incontro voluto dal Comune di Lavis per dire grazie alle numerose associazioni che operano sul territorio e per riconoscere il valore dei volontari
Lavis. Lo scorso sabato 28 gennaio l’Auditorium comunale di Lavis ha ospitato la nuovissima edizione del “Fiocheràlo stasera”. Si tratta dell’iniziativa voluta dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco per fermarsi, prendersi un momento e dire un grande “grazie” comunitario a tutti quei volontari presenti sul nostro territorio che si dedicano da sempre con passione e amore al mondo del volontariato e dell’associazionismo e che sono delle risorse inestimabili per l’intera comunità.
Il nome dell’iniziativa è stato scelto dall’amministrazione prendendo spunto dal testo di una poesia del compianto Italo Varner del quale lo scorso anno sono stati ricordati i cent’anni dalla nascita e i trent’anni dalla scomparsa. La formula è quella nata nel 2015: l’amministrazione invia a tutte le realtà associative del paese una comunicazione dove viene chiesto ad ognuna di segnalare uno o più soci che si fossero distinti in questi anni all’interno della propria comunità.
Quest’anno ci sono state 26 segnalazioni provenienti dalle 15 associazioni che hanno risposto alla chiamata del comune. Come ogni edizione, la sorpresa negli occhi dei premiati è ciò che regala da sempre le emozioni più belle. Fra le altre, l’Associazione Culturale Lavisana ha deciso di segnalare due persone che da anni prestano il loro servizio all’interno dell’Associazione. Nella pergamena è stata scritta la motivazione della segnalazione decisa dal direttivo:
L’emozione negli occhi di Gemma Tabarelli Pergol e di Leopoldo Giovannini quando gli è stato consegnato l’attestato di merito e riconoscimento è stata davvero un qualcosa di impagabile.
Certo, perché essere riconosciuti davanti ad un Auditorium gremito di tutte quelle persone che contribuiscono in maniera attiva a costruire tessuto sociale e quindi, simbolicamente, davanti all’intera comunità, fa sentire amati e accettati, e di questo, al giorno d’oggi, abbiamo un gran bisogno.
Quella del 28 gennaio è una data che ancora una volta ha ricordato alla nostra comunità che il volontariato è vivo e vivrà, in barba a pandemie, guerre e tutto ciò che distoglie il nostro sguardo dalle bellezze della quotidianità sulle quali dovremmo concentrarci davvero.
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