Da quasi cinquant’anni viene premiato il merito alla scuola media del paese: ed è un momento per costruire un esempio, che poi può anche essere contagioso. Ecco com’è andata l’edizione di quest’anno
LAVIS. Sono Emma Casali (della classe III A), Marianna Gervasi (II E), Benedetta Marchi (II D), Ginevra Martintoni (III F), Giada Nardelli (II A), Alessia Zambelli Franz (II B) e Mattia Zeni (II C) i sette vincitori del premio Stainer a Lavis, dedicato allo storico medico condotto del paese, che dà anche il nome alla scuola media. Come sempre, così i ragazzi hanno affrontato con una festa al Palavis l’ingresso nelle feste di Natale. Ma è stata una festa particolare: in cui si celebra il talento e in un certo senso anche l’ambizione a voler emergere con i propri meriti e le proprie passioni. Che siano l’amore per la lettura, o per la musica, o per aiutare agli altri.
La particolarità del “premio Stainer”, finanziato anche grazie al contributo della Banca per il Trentino Alto Adige, è proprio questa. La capacità di trasformare le qualità dimostrate in classe in un vanto, che non viene però celebrato soltanto dai propri insegnanti. È tutta la comunità scolastica che si unisce nella celebrazione; e non solo: ci sono le autorità comunali (di Lavis e Terre d’Adige), i rappresentanti del mondo economico e poi i genitori e i compagni che fanno il tifo. È stata questa l’intuizione di un comitato, formato nelle 1977 dai rappresentanti della sede locale della Lega Pasi Battisti: mettere in vetrina il merito, affinché questo diventi un esempio per tutti.
Ci sono ragazzi che sono poi cresciuti e hanno avuto successo, ma ancora ricordano l’emozione di quel premio, ricevuto davanti ai propri compagni. «Tutti noi abbiamo dei talenti e dovremo sfruttarli nel corso della nostra vita», ha detto il sindaco di Lavis, Andrea Brugnara. «Il primo passo è “conoscere sé stessi”, capire qual è il proprio talento, e la scuola serve anche a questo. Così sarete anche più felici: perché la cosa più bella nella vita è fare il lavoro che vi piace fare».
Il premio Aldo Stainer
Sono ormai 47 anni che viene assegnato il premio, nato dalla volontà di ricordare la storia di Aldo Stainer. Maria Savoia – ex insegnante della scuola di Lavis, che da è fra i promotori del premio, insieme a Romano Donati e al compianto Bruno Girardi – ha letto l’epitaffio scritto dal poeta Italo Varner (anche lui ex insegnante della scuola di Lavis): «Col tuo cappello deforme e la Tua borsa consunta sotto il braccio sei andato dal Tuo Signore, che sapesti lodare nel prossimo Tuo senza riposo. Sei tornato da Lui, ancora pronto alla missione
che il Cielo affidato aveva alla Tua fragilità per farne sua testimonianza e perenne presenza quasi che l’evocazione significasse per Te continuazione del dono e premio divino».
«Quest’oggi la gente Ti piange, piccolo Santo, ancor più stupita della Tua carità di apostolo, di missionario di Dio che illuminava le buie vie del dolore e spesso guariva col cuore, offerto con l’umano sapere. Più non serve ormai la vecchia lanterna a schiarire i Tuoi passi pietosi! Adesso è in Te la luce dell’Eterno e, in più, mille e mille fiaccole ardono nel mite creato della Tua umanità semplice e viva come spontanea preghiera. Deponi la borsa consunta, vecchio Dottore, e finalmente riposa nei nostri cuori».
Nato nel 1897 a Riva del Garda, Aldo Stainer arrivò a Lavis il 22 marzo del 1932 quando ottenne la condotta medica del Consorzio Lavis-Meano. Ne è rimasto il titolare fino al pensionamento, avvenuto il 31 dicembre 1963. È ricordato per la sua dedizione verso la povera gente, che raggiungeva anche percorrendo a piedi lunghe distanze (fino a quando i cittadini di Lavis non decisero di regalargli un’automobile).
Leggi anche – La storia di Aldo Stainer, il dottore buono e medico dei poveri, a cui è intitolata la scuola media di Lavis
La celebrazione
La “festa del merito” non si è per altro limitata alla sola premiazione. È stato in un certo senso anche il debutto ufficiale dei sindaci del Consiglio della Comunità Scolastica Ragazzi (CCSR), Amelie Sole e Damiano Passalacqua, scelti poche settimane fa in un’elezione che ha visto un’affluenza dell’80 per cento degli aventi diritto al voto (un risultato che fa invidia a tutte le altre elezioni).
Si sono esibiti il coro d’Istituto, diretto da Daria Girardi e Ludovico Conci, e l’orchestra accompagnata e diretta da Marco Bazzoli e Maria Moser. In due esibizioni speciali, con coro e orchestra insieme, hanno suonato anche alcuni degli insegnanti della scuola: Marco Bazzoli e Ludovico Conci al pianoforte, Daria Girardi al fagotto, Giorgia Imbrogno al violino e Maria Moser ai timpani.
A metà festa, si sono esibite Noemi Nicolini e Isabel Caset, arrivate direttamente dall’ultima finale del concorso Cantascuola. Infine, alcuni ragazzi delle classi seconde hanno proposto il brano We are the world. La storia di questa edizione del premio si è chiusa così, con le ultime note e le grida di gioia di tanti ragazzi, che già sentono l’arrivo del Natale. Ma il ricordo di Aldo Stainer continua a vivere, in attesa della prossima edizione.
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