Nell’ultima domenica prima di Natale, alla cantina sociale la banda tenta un nuovo esperimento per il suo concerto: un tributo a uno dei cantanti più famosi del panorama musicale italiano
LAVIS. «Gloria nell’alto dei cieli. Ma non c’è pace quaggiù». La banda sociale di Lavis torna a proporre uno dei suoi esperimenti per il concerto di Natale di quest’anno, programmato per domenica sera, 22 dicembre, dalle 20.45 nella sala della cantina La-Vis (a ingresso libero, fino a esaurimento posti). Questa volta sarà un tributo a Zucchero, uno dei più famosi e apprezzati cantanti italiani. Dietro alle quinte c’è un percorso iniziato ormai da diversi anni all’interno della banda, in particolare con il maestro Adriano Magagna: la volontà di non limitarsi al repertorio più tradizionale di una banda di paese, cercando invece di innovare, proponendo di volta in volta qualcosa di nuovo e per molti aspetti sperimentale.
La funzione sociale delle bande – che è il motivo per cui storicamente sono nate – rimane inalterato; ma così si scopre anche un aspetto in più. Ovvero, il piacere di misurarsi con sfide di volta in volta nuove dal punto di vista musicale. In un certo senso, significa ritrovare il piacere di essere innanzitutto “musicisti”, prima ancora che “bandisti”.
Il concerto
Il maestro Magagna spiega a ilMulo.it la genesi di questo concerto: «Volevo proporre questo tributo da qualche tempo, ma era difficile: non riuscivo a trovare la voce adatta. Poi, con un po’ di fortuna, ho scoperto che un cantante con il quale già collaboravo aveva in realtà una voce molto simile. Da qui è partito il progetto».
Accanto alla banda sociale, ci sarà una band, che però è essa stessa ricavata dai bandisti. Ed è qui che si scopre la dimensione sociale del progetto, iniziato solo a fine ottobre: il fatto che abbia coinvolto tanti ragazzi e persone di diverse generazioni, per la grande maggioranza di Lavis. C’è pure la madre di una bandista che farà parte del coro. Gli arrangiamenti sono curati dallo stesso maestro Magagna. «È la prima data, una sorta di prototipo. Speriamo che poi ce ne saranno altre», spiega. «È un vero tributo, abbiamo cercato di mantenerci il più fedeli possibile agli originali. Nella scaletta abbiamo cercato di considerare tutto il repertorio di Zucchero, partendo dal primissimo album e tenendo presente anche la “sessione cubana”, che è uno degli album più particolari. Non ci sono solo i grandi successi, ma anche qualche chicca che forse pochi conoscono».
Il concerto, organizzato in collaborazione con il Comune di Lavis, si inserisce in una serie di iniziative che sono ormai una tradizione a Lavis, fra momenti musicali e altri più conviviali. Un modo per costruire anche uno spirito di comunità, in coincidenza con il Natale.
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