L’azienda sanitaria spiega quali sono i pericoli e raccomanda prudenza. Ecco cosa fare in caso di sospetta intossicazione e quali sono le regole in Trentino
TRENTO. È la stagione migliore per andare a funghi: ma bisogna essere prudenti e rispettare le regole. Lo sottolinea l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, che ricord l’importanza di raccogliere solo i funghi che si conoscono bene.
I micologi a Trento
Non basta dunque il giudizio di conoscenti che non sono esperti qualificati, né basta guardare delle fotografie per capire se un fungo si può mangiare o meno. Fino a fine ottobre ci si può rivolgere invece ai micologi che in piazza Vittoria a Trento (il lunedì, mercoledì e sabato dalle 8 alle 10) fanno il controllo della commestibilità.
Bisogna ricordare anche che i funghi sono alimenti deperibili e, in attesa di essere consumati, vanno conservati in frigorifero per brevi periodi, non più di due giorni. Non è consigliabile inoltre consumarli crudi, ma solo dopo una cottura prolungata di almeno venti minuti. Se si sceglie di conservarli, il congelamento previa cottura è il metodo più semplice e più sicuro.
Cosa fare in caso di intossicazione
In ogni caso bisogna tenere presente anche che i funghi non sono alimenti facilmente digeribili. Perciò è consigliabile consumarli con parsimonia. L’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari sconsiglia di somministrare funghi ai bambini, alle donne in gravidanza, agli anziani e alle persone affette da intolleranze alimentari o da difficoltà digestive.
In caso di malessere o di sospetta intossicazione, dopo aver consumato pietanze a base di funghi, è fondamentale recarsi al pronto soccorso dell’ospedale più vicino e fornire al medico tutte le notizie utili per consentire, da parte del micologo reperibile, il riconoscimento della specie responsabile. È importante portare con sé, se possibile, funghi o pezzi di funghi, crudi o cotti, o scarti e ricordarsi dopo quanto tempo dal pasto sono insorti i primi sintomi.
Le regole per la raccolta
Nel territorio della provincia la raccolta dei funghi spontanei, sia commestibili che non, è ammessa in quantità non superiore a due chilogrammi al giorno per persona. I raccoglitori devono pulire sommariamente i funghi sul posto di raccolta e devono trasportarli solo in contenitori forati e rigidi.
È vietato danneggiare o distruggere i funghi sul terreno e usare nella raccolta rastrelli, uncini ed altri mezzi che possono danneggiare il terreno. Chi raccoglie funghi, se non è residente o nato in Trentino, deve presentare al comune nel cui territorio avviene la raccolta un’apposita denuncia e pagare una somma stabilita dallo stesso comune.
Forse ti può interessare anche:
-
Andrea Giannino, un nuovo sacerdote canossiano
Il giovane che è stato un.
-
Una serata fra le vie di Trento del 1545
Con "Le cene del concilio di.
-
“Ascoltami, ti racconto”. Arturo, libraio di strada
Un negozio senza pareti e un.
-
Strade, borghi e castelli nel Comun Comunale Lagarino
Una serie di eventi per rievocare.
-
La storia del Simonino nell’arte e nei luoghi di culto
Le Giornate Fai di Primavera quest'anno.
-
Trento, tornano le Giornate FAI
Quattro passi nella storia alla scoperta.
Lascia un commento