LAVIS. Sono state “Il mio canto libero” di Lucio Battisti e “Certe notti” di Luciano Ligabue le due canzoni del nostro flash mob per il 25 marzo. Le avete scelte voi, partecipando a un sondaggio e votando fra le sei proposte che vi avevamo fatto. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato: 326 votanti in totale, in poche ore, dalle 11.30 alle 16. Il resto rimane come sempre: potete rivedere la diretta sulla nostra pagina Facebook, o qui, se preferite.
Nel dettaglio, il numero di voti lo trovate nel grafico qui sotto.
Il mio canto libero
Non ci vuole più
Il mio canto libero sei tu
E l’immensità
Si apre intorno a noi
Al di là del limite
Degli occhi tuoi
Nasce il sentimento
Nasce in mezzo al pianto
E s’innalza altissimo e va
E vola sulle accuse della gente
A tutti i suoi retaggi indifferente
Sorretto da un anelito d’amore
Di vero amore
In un mondo che (pietre un giorno case)
Prigioniero è (ricoperte dalle rose selvatiche)
Respiriamo liberi, io e te (rivivono ci chiamano)
E la verità (boschi abbandonati)
Si offre nuda a noi (perciò sopravvissuti vergini)
E limpida è l’immagine (si aprono)
Ormai (ci abbracciano)
Nuove sensazioni
Giovani emozioni
Si esprimono purissime
In noi
La veste dei fantasmi del passato
Cadendo lascia il quadro immacolato
E s’alza un vento tiepido d’amore
Di vero amore
E riscopro te
Dolce compagna che
Non sai domandare ma sai
Che ovunque andrai
Al fianco tuo mi avrai
Se tu lo vuoi
Pietre un giorno case
Ricoperte dalle rose selvatiche
Rivivono
Ci chiamano
Boschi abbandonati
E perciò sopravvissuti vergini
Si aprono
Ci abbracciano
In un mondo che
Prigioniero è
Respiriamo liberi
Io e te
E la verità
Si offre nuda a noi
E limpida è l’immagine
Ormai
Nuove sensazioni
Giovani emozioni
Si esprimono purissime
In noi
La veste dei fantasmi del passato
Cadendo lascia il quadro immacolato
E s’alza un vento tiepido d’amore
Di vero amore
E riscopro te
Certe notti
E dove ti porta lo decide lei
Certe notti la strada non conta
E quello che conta è sentire che vai
Certe notti la radio che passa Neil Young
Sembra avere capito chi sei
Certe notti somigliano a un vizio
Che tu non vuoi smettere, smettere mai
Certe notti fai un po’ di cagnara
Che sentano che non cambierai più
Quelle notti fra cosce e zanzare
E nebbia e locali a cui dai del tu
Certe notti c’hai qualche ferita
Che qualche tua amica disinfetterà
Certe notti coi bar che son chiusi
Al primo autogrill c’è chi festeggerà
Qui si può restare soli, certe notti qui
Che chi s’accontenta gode, così così
Certe notti sei sveglio, o non sarai sveglio mai
Ci vediamo da Mario prima o poi
Certe notti ti senti padrone di un posto
Che tanto di giorno non c’è
Certe notti se sei fortunato bussi alla porta di chi è come te
C’è la notte che ti tiene fra le sue tette un po’, mamma un po’ porca com’è
Quelle notti da farci l’amore, fin quando fa male
Fin quando ce n’è
Qui si può restare soli, certe notti qui
Che se ti accontenti godi, così così
Certe notti son notti o le regaliamo a voi
Tanto Mario riapre, prima o poi
Certe notti qui, certe notti qui
Certe notti qui, certe notti
Certe notti sei solo più allegro
Più ingordo, più ingenuo e coglione che puoi
Quelle notti son proprio quel vizio
Che non voglio smettere, smettere, mai
Qui si può restare soli, certe notti qui
Che chi s’accontenta gode, così, così
Certe notti sei sveglio o non sarai sveglio mai
Ci vediamo da Mario prima o poi
Certe notti qui, certe notti qui
Certe notti qui
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