Ci sono canzoni che sono eterne, capolavori universali che rimarranno nella memoria di generazioni e generazioni. Bob Marley, fra i molti successi che hanno costellato la sua produzione musicale, ci ha lasciato anche l’intensissima Redemption Song: un pezzo certamente lontano da tutti gli altri che lo hanno reso celebre.
Nella sua versione originale, solo piano e voce, è quasi folk: un genere decisamente lontano da quel reggae che ha fatto di Bob Marley una sorta di istituzione e, forse, uno dei motivi per cui questo brano sembra essere immortale. Le altre ragioni sono certamente ascrivibili all’interpretazione calda e struggente: si ha l’impressione che ogni nota porti con sé tutto quel dolore e quella speranza che Marley vive nel proprio intimo nel momento in cui scrive e canta il brano ed, effettivamente qualcosa di molto particolare gli sta accadendo in quel momento.
Vi raccontiamo una canzone! In questo ciclo di articoli, scopriamo la storia dietro ai brani che hanno fatto la storia della musica. Pescando anche fra le canzoni scelte da Simone per il suo flash mob
La musica come ribellione
La storia di questo artista, classificatosi all’11° posto fra i migliori cento secondo la rivista musicale Rolling Stone, è fatta di ribellione e di povertà, ma anche di fede e di riscatto. Figlio di un soldato americano e di una donna giamaicana, Bob, al secolo Robert Nesta Marley, risponde con la musica al disagio di essere cresciuto senza valori né riferimenti. Fonda un gruppo, che chiama i “The Wailers”, coloro che si lamentano: una definizione biblica riservata a quelli che protestano davanti alle ingiustizie di ogni tipo. Il suo reggae, che il mondo intero impara a conoscere e ad amare, diventa spinta mistica alla liberazione dalle oppressioni del corpo e dello spirito.
È il 1979 quando Bob compone Redemption song, pietra miliare della musica, l’ultima traccia di Uprising, album della consacrazione dei The Wailers, che entrerà in tutte le classifiche europee sbaragliandole. Bob è in un momento difficile: soffre infinitamente sia dal punto di vista psicologico che da quello fisico a causa del cancro che, proprio in quel periodo, gli è stato diagnosticato e che due anni dopo, all’apice del successo, lo sconfiggerà definitivamente.
Un inno di libertà
L’incipit di Redemption Song (Canto della redenzione) deriva dal discorso tenuto dallo scrittore e attivista giamaicano Marcus Garvey in una chiesa africana ortodossa. La libertà a cui fa riferimento è un concetto molto complesso, che va oltre a quella fisica e richiama una condizione dell’intera umanità. Invita ogni uomo a prendere coscienza delle proprie capacità e potenzialità, scegliendo come gestire la propria vita, liberandosi dalle paure per andare incontro al futuro in modo consapevole.
L’intero testo invita a riflettere sul fatto che la libertà ha sempre un costo, ma solo se siamo disposti a pagarlo, potremo ottenere l’emancipazione dalla schiavitù mentale.
Infine, è interessante notare la scelta della parola song: significa canzone, ma è anche il canto utilizzato dai popoli oppressi per sentirsi più vicino a Dio, in una preghiera corale. Un tema molto caro a Marley, che vede nella razza bianca l’oppressore di quella nera e nel padre stesso, militare americano bianco, un prevaricatore nei confronti della madre, giamaicana e debole.
Fonti
Testo
Sold I to the merchant ships
Minutes after they took I from the
Bottom less pit
But my hand was made strong
By the hand of the almighty
We forward in this generation triumphantly
All I ever had is songs of freedom
Won’t you help to sing these songs of freedom
‘Cause all I ever had redemption songs,
redemption songs
Emancipate yourselves from mental slavery
None but ourselves can free our minds
Have no fear for atomic energy
‘Cause none a them can stop the time
How long shall they kill our prophets
While we stand aside and look
Some say it’s just a part of it
We’ve got to fulfill the book
Won’t you help to sing, these songs af freedom
‘Cause all I ever had,
Redemption songs, redemption songs
Redemption songs
Emancipate yourselves from mental slavery
None but ourselves can free our minds
Have no fear for atomic energy
‘Cause none a them can stop the time
How long shall they kill our prophets
While we stand aside and look
Yes some say it’s just a part of it
We’ve got to fulfill the book
Won’t you help to sing, these songs af freedom
‘Cause all I ever had, redemption songs
All I ever had, redemption songs
These songs of freedom, songs of freedom
Traduzione
Ero venduto alle navi dei mercanti
(pochi) minuti dopo che mi avevano tirato fuori dal rifugio dove mi ero nascosto.
Ma la mia mano venne resa più forte
dalla mano dell’Onnipotente
Noi crediamo in questa generazione trionfante
Tutto ciò che ho mai avuto sono canti di libertà
Non vuoi aiutarci a cantare questi canti di libertà?
Perché tutto ciò che ho mai avuto sono canti di liberazione, canti di liberazione
Emancipate voi stessi dalla schiavitù mentale
Nessuno, tranne noi stessi, è in grado di liberare la nostra mente
Non abbiate nessun timore dell’energia atomica
poiché nessuno di loro può fermare il tempo
Per quanto a lungo ancora potranno uccidere i nostri profeti
mentre noi ce ne stiamo da un lato a guardare?
Alcuni dicono che è solo una parte del tutto
dobbiamo noi completare il libro
Non vuoi aiutarci a cantare questi canti di libertà?
Perché tutto ciò che ho mai avuto sono canti di liberazione, canti di liberazione
canti di liberazione
Emancipate voi stessi dalla schiavitù mentale
Nessuno, tranne noi stessi, è in grado di liberare la nostra mente
Non abbiate nessun timore dell’energia atomica
poiché nessuno di loro può fermare il tempo
Per quanto a lungo ancora potranno uccidere i nostri profeti
mentre noi ce ne stiamo da un lato a guardare?
Alcuni dicono che è solo una parte del tutto
dobbiamo noi completare il libro
Non vuoi aiutarci a cantare questi canti di libertà?
Perché tutto ciò che ho mai avuto sono canti di liberazione.
Tutto ciò che ho mai avuto, canti di liberazione.
Questi canti di libertà, canti di libertà.
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