Ambulanze senza virus con il regalo di un anonimo benefattore alla croce rossa di Lavis

Non c’è firma, ma solo una targhetta con scritto: «In ricordo delle vittime dell’epidemia di Covid-19»

LAVIS. Un anonimo benefattore ha donato alla Croce rossa di Lavis un macchinario per la sanificazione delle ambulanze. Sopra c’è solo una targhetta, con la scritta: “In ricordo delle vittime dell’epidemia di Covid-19, aprile 2020”. Non c’è nessun altro riferimento. Nulla che possa far risalire all’identità del donatore e ai motivi che ci potrebbero essere dietro al gesto.

Un regalo inaspettato


«Non abbiamo altri indizi – conferma Giorgio Pasetto, coordinatore del gruppo di Lavis –. Chiunque sia, vogliamo ringraziarlo e fargli capire quanto prezioso sia per noi questo suo dono. L’unico modo per farlo è affidare il nostro messaggio di riconoscenza ai media e ai social».

Anche perché l’apparecchiatura è professionale: il costo supera i 4 mila euro, più o meno. I volontari non avrebbero potuto acquistarla di propria iniziativa. La pulizia delle ambulanze sarebbe stata molto più complicata.

La sanificazione


«Questo macchinario garantisce invece una sanificazione approfondita di mezzi e strumenti – spiega Pasetto –. Da questo momento, possiamo dunque abbreviare i tempi di rimessa in servizio delle nostre ambulanze, risparmiando ai volontari il lavoro certosino, che finora doveva essere eseguito manualmente».

In sostanza, il benefattore ha acquistato direttamente il prodotto in azienda e lo ha fatto recapitare alla Croce rossa, in un pacco anonimo: «Quando lo abbiamo aperto abbiamo strabuzzato gli occhi».

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