Terre d’Adige, il Comune che unisce Zambana e Nave San Rocco

La fusione è effettiva dal primo gennaio 2019. Entro maggio le elezioni, nel frattempo il commissario è l’ex parlamentare leghista Rolando Fontan

TERRE D’ADIGE. Dal primo di gennaio 2019 Zambana e Nave San Rocco si fondono in un unico Comune, chiamato “Terre d’Adige”. È il risultato di un lungo percorso iniziato anni fa e passato da una consultazione popolare: il referendum di maggio 2016, quando la grande maggioranza dei cittadini dei due paesi votarono per il sì alla fusione.

Il nuovo capoluogo è Zambana ma alcuni servizi fondamentali sono mantenuti anche a Nave San Rocco. Dal momento della fusione, Terre d’Adige è un comune commissariato, guidato dall’ex parlamentare leghista Rolando Fontan. Da solo svolge il ruolo di sindaco, giunta e consiglio comunale. Ovviamente per un periodo limitato: fino a quando si terranno nuove elezioni, fra maggio e giugno. Fontan è stato nominato dalla giunta provinciale a metà dicembre. È un leghista “di ferro”, più volte candidato alle provinciali e da ultimo in Comunità di valle in Primiero. Ha però anche una lunga esperienza come segretario comunale, in diversi comuni il Trentino e il Veneto.



I due sindaci uscenti – Renato Tasin per Zambana e Joseph Valer per Nave San Rocco – compongono un comitato esecutivo. Dovrà essere consultato per l’adozione dello schema di bilancio e per ogni eventuale variazione urbanistica. Dovrà inoltre essere costantemente aggiornamento sulle iniziative in corso. Tutte le norme che riguardano la fusione si trovano in una legge regionale approvata nel 2016.

Con il nuovo anno, la biblioteca di Nave San Rocco si unisce a quella di Lavis e al punto di lettura di Zambana. È servita una nuova convenzione, perché prima era unita a Mezzocorona. Le due pro loco invece rimangono autonome, anche se è probabile che continueranno nel percorso già avviato di collaborazione.

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