Autore: Andrea Casna

Andrea Casna, iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige, albo pubblicisti, è laureato in storia e collabora con l'Associazione Forte Colle delle Benne. È stato vicepresidente dell'Associazione Culturale Lavisana e collabora come operatore didattico con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto.

Un dottore per l’autonomia. La storia di Carlo Sette, medico condotto a Lavis

Nato a Borgo Valsugana nel 1848, affrontò le grandi epidemie e la prima guerra mondiale. Morì il 18 gennaio 1918

Carlo Clementi di Lavis: un uomo per l’autonomia del Trentino nel biennio rivoluzionario del 1848-49

LAVIS. Nel lungo viaggio che ilMulo.it sta facendo alla riscoperta della storia di Lavis, andiamo ora.

Lavis e don Grazioli (4 di 5) – La storia nelle cronache e nei documenti

LAVIS. Come abbiamo visto nelle scorse puntate, don Giuseppe Grazioli morì a Villa Agnedo nel.

Tra storia e leggenda: quando il torrente Avisio era una divinità

L’interpretazione delle scritte su una situla, trovata nel 1828 in val di Cembra, dà forza a un’affascinante teoria

Quando a fine Settecento anche Lavis sognava la Rivoluzione

Nell’Europa in fermento, fra massoni e giacobini, anche in paese c’è chi iniziò a sognare il cambiamento

La straordinaria vita di Tommaso Bortolotti, l’ideatore dei Ciucioi

Nato nel giorno in cui Napoleone si ritirava dal paese, spese una fortuna per realizzare il suo sogno di un giardino-castello impresso nella roccia

I segni del progresso nella Lavis di inizio Novecento: la scuola, l’asilo e l’albergo

In una ventata di ottimismo, che poi sarà spazzata via dalle guerre mondiali, il paese costruì edifici degni di una città che attirarono l’attenzione dei giornali del tempo

Associazioni e gente impegnata: il fermento culturale nella Lavis di primo Novecento

Dal convegno sull’autonomia alla nascita della banda sociale, passando per il convegno ciclistico del 1906: storia di un paese e dell’attività dei suoi cittadini

Agricoltura di sussistenza e sogno di turismo: la Val di Cembra fra Otto e Novecento

Il paesaggio era caratterizzato dai terrazzamenti per la produzione del vino. Le municipalità intanto spingevano per la tramvia da Lavis a Predazzo

La “memoria costruita” a Lavis dopo la Grande guerra

Mentre venivano dedicate targhe a Carlo Clementi e Carlo Sette, il proprietario dell’albergo alla Tramvia fu accusato di essere “austriacante” e deportato in Calabria