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La memoria
In occasione delle feste, pubblichiamo un racconto scritto dal nostro Giovanni Rossi
LAVIS. L’evento mediatico e commerciale della televisione era arrivato a Lavis più di sessanta anni fa.
Nell’Europa in fermento, fra massoni e giacobini, anche in paese c’è chi iniziò a sognare il cambiamento
Oggi è ormai un settore dimenticato dell’economia del paese: ma un tempo era uno dei più importanti
Passeggiata virtuale fra i negozi del paese: quando ancora non esisteva la crisi né la concorrenza di internet e centri commerciali
Dalle prime carrozzette in piazza Loreto alle canzoni del Festival di San Remo. Ecco perché a una sagra di paese possono legarsi tanti episodi diventati memoria collettiva
Oggi è rimasta solo un’effige del duce, a ricordo del passato. Ma durante il ventennio il paese era pieno di scritte fasciste: tutto finanziato dai podestà, con contributi a fondo perduto
Nato nel giorno in cui Napoleone si ritirava dal paese, spese una fortuna per realizzare il suo sogno di un giardino-castello impresso nella roccia
La statua votiva passava di paese in paese, accolta con grandi festeggiamenti. Dopo la prima volta nel 1949, tornò nella borgata nel 1954 e rimase per cinque mesi, ospitata ogni due giorni in una casa diversa
La storia (vera) di un momento di goliardia: quando bastò vedere un lucchetto aperto per decidere di fare un viaggetto notturno che finì in una caserma dei Carabinieri