La storia di maso Rover, la sua chiesetta e il mistero del quadro appeso alla quercia

Sulle colline avisiane, poco oltre l’abitato di Pressano, c’è un posto ricco di tradizione

Quando a Lavis si immaginò la seggiovia sul Paion: un sogno rimasto solo sulla carta

Negli anni Cinquanta c’era un progetto, discusso anche in Consiglio comunale, e c’erano alcuni imprenditori interessati. Ma poi non se ne fece più nulla e tutto finì nel dimenticatoio

“Vecchi mestieri addio”: a Lavis sono scomparsi gli artigiani delle botteghe storiche

Viaggio nelle professioni del passato: dai bottai agli aggiusta-tutto, quando i lavori erano una tradizione di famiglia

Al canto delle lavandaie: storia delle rogge che irroravano Lavis

Fino ai primissimi anni ’60 l’intero centro storico era attraversato in lungo e in largo da questi condotti a cielo aperto: alimentavano mulini e segherie, irrigavano le campagne e davano da bere al bestiame. Qui le donne si trovavano a fare il bucato

Associazioni e gente impegnata: il fermento culturale nella Lavis di primo Novecento

Dal convegno sull’autonomia alla nascita della banda sociale, passando per il convegno ciclistico del 1906: storia di un paese e dell’attività dei suoi cittadini

I passatempi e i divertimenti di tanti anni fa a Lavis

Perché anche nei momenti di maggiore difficoltà e grande povertà, non si è mai smesso di cercare un modo per svagarsi. Anche in modo creativo

Ricordi di casa Ronch a Lavis: settant’anni fa nella cucina di zia Carlotta

Un mondo magico vissuto da bambini. Prima di diventare la sede delle associazioni del Comune, quella era semplicemente la casa della zia

Quei giovani che urlavano dalla loggia dei Ciucioi: la storia del “Trato marzo” a Lavis

A metà strada fra tradizione e goliardia. Negli anni Venti si inventavano amori o si svelavano coppie rimaste in segreto: tutto gridato dall’alto verso il paese

Si apra il sipario: storia del teatro e delle filodrammatiche a Lavis

Dal primo teatro comunale nel 1849 al Pinocchio di Arrigo Toller: le tante emozioni sui palchi lavisani, fra attori, registi e spettacoli di paese

Quando c’era la funivia direttissima che da Lavis saliva sulla Paganella

La chiamavano “l’ascensore dele Dolomiti”, inaugurata nel 1957, rimase in funzione fino alla fine degli anni Settanta. Era un’opera ardita che però suscitò anche troppe invidie